Immigrati, quote d'ingresso

Immigrati, quote d'ingresso Il ministro in Puglia con Dini: bisogna rafforzare l'azione di contrasto Immigrati, quote d'ingresso Napolitano: a giorni un decreto sui flussi LECCE. L'anno scorso 9700. Nei primi otto mesi del '98 siamo già oltre diecimila. Il flusso di clandestini in Puglia registra un incremento netto. Arrivano in prevalenza albanesi (circa il 40 per cento), e poi nell'ordine curdi, iracheni e turchi cui si aggiunge un 20 per cento di cittadini del Kosovo. Ogni notte attraversano l'Adriatico dai venti ai trenta gommoni che sbarcano sulle coste pugliesi 400-500 clandestini. Le statistiche consegnano un quadro allarmante sul fenomeno immigrazione. Di fronte ai «nuovi caratteri che sta assumendo l'immigrazione clandestina» c'è «l'esigenza di rafforzare l'azione di contrasto sia sull'altra sponda dell'Adriatico, in Albania, dove dall'inizio dell'anno sono stati respinti 187 gommoni carichi di clandestini dalla guardia di Finanza, sia in Puglia». Sono parole del ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano, che ieri, invitato dal sindaco Adriana Poh Bortone, ha partecipato con il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, a una riunione nel municipio di Lecce cui hanno partecipato amministratori locali e regionali. In serata la riunione del Comitato regionale per l'ordine e la sicurezza pubblica con la presenza del capo della polizia Masone e dei prefetti delle cinque Provincie pugliesi. «Abbiamo il dovere - ha detto Napolitano alla fine di questa seconda riunione - non solo di rimandare indietro coloro che arrivano ingannati, sfruttati, ma soprattutto chi organizza e favorisce u traffico dell'immigrazione clandestina». La nuova legge sull'immigrazione, secondo Napolitano, «colpisce più severamente proprio questi ultimi perché il vero nemico da combattere è l'insieme dei gruppi che organizzano questo traffico criminale e turpe». 11 ministro ha rilevato inoltre che il flusso di stranieri ha incentivato nuove forme di criminalità legate al traffico delle sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione. Per Dini, quello dell'emigrazione è «un problema epocale in qualche modo inatteso» che l'Italia affronta ispirandosi «alla solidarietà e al rispetto dei diritti». «Il governo - sono ancora parole del rninistro degli Esteri - programma le sue iniziative avendo a mente la stretta com¬ plementarietà tra l'integrazione nel nostro Paese delle presenze legali e la lotta ai movimenti clandestini». Dini ha sottolineato che a causa della crisi nei Balcani sono aumentate sensibilmente le richieste di asilo: 1500 nel '97, quattromila nei primi cinque mesi di quest'anno. A giudizio di Napolitano sono positivi i risultati ottenuti per contrastare l'immigrazione clandestina «soprattutto da quando è entrata in vigore la nuova legge». Nella provincia di Lecce sono stati respinti 5700 clandestini dall'inizio di quest'anno. «La nostra politica - ha detto Napolitano - è stata anche di regole per l'immigrazione legale, che si tradurranno tra poco in un primo decreto che fissa un certo numero di ingressi secondo un sistema di quote che via via verrà stabilizzato prima per i restanti mesi deli'anno e poi per il '99». Sulle quote, il ministro dell'Interno ha detto che pian piano verrà messo a punto il sistema, previsto dalla legge, che «fisserà con decreti annuali quanti immigrati legali saranno ammessi in Italia con concrete possibilità di inserimento nel mercato del lavoro». Sia Dini che Napolitano hanno messo in evidenza la necessità di avere una risposta dalla comunità internazionale «dal momento», parole del ministro dell'Interno, «che la pressione dell'immigrazione clandestina non si verifica solo via mare verso l'Italia, ma anche via terra verso il centro Europa». Sandro Tarantino «Giusto rimpatriare non solo chi arriva ingannato ma soprattutto chi organizza i viaggi della speranza» Ma in Puglia gli sbarchi non si fermano In Puglia l'allarme clandestini non cessa: ogni notte sbarcano, secondo dati della prefettura, tra i 400 e i 500 clandestini