Vertice di avvocati nella Curia di Napoli

Vertice di avvocati nella Curia di Napoli Vertice di avvocati nella Curia di Napoli Preparate le contromosse, ma spuntano nuove accuse NAPOLI. Parte dal giro d'usura scoperto in Val d'Agri, ma apre ogni giorno nuovi fronti. L'inchiesta che vede indagato anche il cardinale di Napoli Michele Giordano sembra puntare sempre di più sulla gestione finanziaria della Curia dalla quale, secondo l'ipotesi degli mquirenti, sarebbero stati attinti parte dei fondi finiti agli strozzini. La procura di Lagonegro ha chiesto nelle ultime ore gli atti che riguardano due indagini napoletane: una sull'utilizzo improprio di chiese sconsacrate o chiuse, alcune delle quali sono diventate botteghe o officine; l'altra sugli abusi edilizi che sarebbero stati compiuti in un edificio storico di proprietà delle Opere di Religione, dove l'impresa di cui è titolare il nipote del cardinale stava realizzando una ristrutturazione bloccata in luglio dai vigili urbani. Ieri in Curia si sono dati appuntamento legali e consulenti chiamati a fronteggiare l'offensiva giudiziaria. Al vertice hanno partecipato il nuovo portavoce del cardinale, Maurizio Incerpi, l'avvocato della Sacra Rota piombato dal Vatica¬ no a Napoli; l'avvocato Eugenio TucciJlo, che difende anche Mario Lucio Giordano; il consulente amministrativo, Ermanno Bocchino, che sta cercando di mettere ordine nei conti su cui si è appuntata l'attenzione degli mquirenti. A sorpresa è arrivato anche Giovan Battista Giordano, nipote dell'arcivescovo di Napoli, che con il fratello avrebbe ricevuto denaro poi girato al padre. Ma l'inchiesta della procura di Lagonegro pare destinata a superare i confini della Basilicata. Su delega del procuratore Michelangelo Russo e del pm Manuela Comodi, il comandante del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli, colonnello Luigi Mamone, si è recato negli uffici della procura circondariale napoletana per prendere visione del fascicolo sugli abusi edilizi che sarebbero stati compiuti nel palazzo di corso Vittorio Emanuele, dove sono stati realizzati in tempi record sette miniappartamenti dall'impi esa dì cui sono soci i figli di Mario Lucio Giordano. E l'ufficiale,della Finanza si è soffermato anche sugli atti dell'inchiesta sulle «chiese- officine», aperta nell'estate del '95 dal pm Vincenzo Piscitelli, poi passato alla Dda di Napoli, e tuttora in corso sotto la direzione del pm Giuseppe Nicastro. In questo procedimento risultava indagato l'allora responsabile delle Opere di Religione, Aldo Palumbo (morto in giugno). Nel mirino dei magistrati chiese sottoposte a vincolo della Soprintendenza, di proprietà della Curia oppure del Comune o di enti privati. Tre anni fa periti e forze dell'ordine eseguirono ispezioni nei luoghi di culto trasformati in alcuni casi in garage, officine, palestre e di cui i titolari pagavano anche un fitto mensile. L'avvio dell'inchiesta diede fuoco alle polemiche e lo stesso cardinale Giordano inviò una lettera il 9 agosto del '95 al procuratore Michele Morello definendo l'iniziativa «in contrasto con la vigente legislazione concordataria» e mostrandosi sorpreso per accertamenti estesi «addirittura all'intero patrimonio ecclesiastico della diocesi». Mariella Cirillo

Luoghi citati: Basilicata, Lagonegro, Napoli