Dieci miliardi per il libro di Monica

Dieci miliardi per il libro di Monica USA La Lewinsky, con la madre, sta scrivendo le memorie. Gara fra gli editori Dieci miliardi per il libro di Monica E un giornale licenzia Hillary: «Tace sul Sexgate» NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Si era partiti da un milione di dollari e nel giro di pochissimo si è arrivati a sei, cioè un po' più di dieci miliardi di lire. La pubblicazione «in esclusiva» della storia di Monica Lewinsky sembra diventata l'oggetto del desiderio numero uno di editori e direttori di settimanali. Aveva cominciato lo «Star» - uno di quei tabloid da supermercato il cui direttore Phil Bunton ha mandato giorni fa a Monica un messaggio scarno ma preciso: se decidi di raccontare la tua storia, qui c'è un milione di dollari che ti aspetta. Bunton pensava di aver piazzato il proprio cappello sul sedile, ma non era così. Poco dopo ecco la Harper Collins, un editore «serio», offrire a Monica due milioni di dollari per un libro. Ancora un giorno ed ecco un altro editore (stavolta anonimo ma poiché lo diceva il «New Yorker» sembrava rhp ci <;i ricapito firlare) entrare in ballo a sua volta: non uno, non due milioni di dollari, ma sei. «Ai tempi di Gennifer Fiowers - dice Bunton, quello dello "Star" - gh editori importanti avevano lasciato la storia a noi. Adesso sono ossessionati dal sesso». C'è tuttavia un problema: non è sicuro la pioggia di offerte che ha seguito quella di Bunton sia davvero avvenuta. La responsabile di Queste voci armantnnarp p infat¬ ti Marcia Lewis, la mamma di Monica, che così facendo intende preparare la strada a una vendita della storia della figlia capace di sistemarla per il resto dei suoi giorni. Lei del resto, in queste operazioni è un genio. Il suo libro sui tre tenori era una cosa innocua, ma riuscì a contrabbandarlo come un resoconto di prima mano di una sua storia (ovviamente di sesso) con Placido Domingo. Finora, non ci sono indicazioni che Monica voglia vendere la sua storia a un editore. Intanto, la first lady deve inghiottire un altro rospo. E' stata «licenziata» da uno dei più diffusi quotidiani austriaci, il «Kronenzeitung» di Vienna per il quale lavorava come editorialista di punta. Motivo: nelle sue rubriche dal titolo «Che ne pensa Hillary?» si è rifiutata di accennare al Sexgate sollevando le lamentele dei lettori. Il benservito alla «collaboratrice Hillary» è stato dato con un editon'alf> che fa scaln'nre. ff. D.l Monica Lewinsky

Persone citate: Bunton, Harper Collins, Lewinsky, Marcia Lewis, Monica Lewinsky, Phil Bunton, Placido Domingo

Luoghi citati: New York, Vienna