La Corea del Nord prova i missili

La Corea del Nord prova i missili Forse il regime, afflitto dalla carestia, ha voluto dare un segnale di forza e mobilitare la popolazione La Corea del Nord prova i missili Uno sorvola il Giappone e cade nel Pacifico TOKYO. Nel pieno della crisi russa e della debolezza presidenziale americana, la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico a due stadi che ha sorvolato il Giappone ed è finito nel Pacifico, innescando allarme e tensione nella regione. Il primo ministro giapponese Keizo Obuchi, dopo che il governo ha espresso «seria preoccupazione», ammonisce che Tokyo sta considerando iniziative in risposta; a Washington il Pentagono afferma di considerare il lancio come «un serio sviluppo della situazione»; il segretario di Stato, Albright, informata a Sarajevo prima di partire per Mosca per il vertice Clinton-Eltsin, si dichiara «preoccupata, al pari dei giapponesi e dei russi». La Corea del Nord tace, mentre si prepara a festeggiare il 7 settembre i 50 anni della sua fondazione. Nell'occasione quasi certamente il suo misterioso leader, Kim Jong II, figlio di Kim II Sung scomparso tre anni fa, sarà proclamato capo dello Stato in aggiunta a capo del partito e delle forze armate. Il lancio potrebbe essere una manifestazione di forza per festeggiarlo e per suscitare entusiasmo nazionalistico in un Paese in cui milioni di persone sono afflitte da fame e carestia, causate dall'inefficienza del sistema aggravata da inondazioni e siccità. Il missile è stato lanciato intorno a mezzogiorno ora di To- kyo, le cinque italiane. E' stato il Pentagono a rilevare il lancio, e ad avvertire il governo giapponese, come è stato dichiarato da fonti ufficiali a Tokyo. Le medesime fonti hanno aggiunto che nell'ultimo mese era stato intensificato il monitoraggio sulla Corea del Nord, e che si temeva il lancio, tanto che era stato chiesto a Pyongyang di non effettuarlo. Secondo le prime informazioni diffuse dall'agenzia di Difesa, il missile era finito nelle acque del Mar del Giappone, che separa l'arcipelago dalla penisola coreana, in un punto a circa 300 chilometri a Sud-Est di Vladivostok; quindi, non aveva toccato il Giappone, che tuttavia esprimeva allarme per l'iniziativa, pur considerandola come un test, non un attacco. Nelle ore successive l'agenzia ufficiosa Kyodo ha affermato però che il missile in realtà aveva sorvolato il territorio giapponese, nella parte settentrionale dell'isola di Honshu, la maggiore, attraversandola e finendo poi nel Pacifico. Il governo non ha smentito, mentre fonti di intelligence chiarivano la confusione sulla caduta nel Mar del Giappone e nel Pacifico. Si tratta di un missile a due stadi, il primo dei quali è appunto caduto nel Mar del Giappone, il secondo ha proseguito finendo nel Pacifico. Contraddittorie sono state le versioni russe, non si sa se per la confusa situazione del Paese o per il radicato attaccamento al segreto. Secondo la Tass «il sistema di allarme delle forze missilistiche strategiche non ha rilevato alcun lancio dalla Corea del Nord». L'agenzia Interfax cita invece il capo delle forze missilistiche, Vladimir Yakovlev, secondo il quale la Russia era stata pre-awertita del lancio in base a un accordo tra i due Paesi. L'alto ufficiale aggiunge però che «con tutta probabilità c'è stato un incidente, per cui il missile ha cambiato traiettoria e non è entrato nella zona russa di monitoraggio». Ma secondo un altro ufficiale citato dalla Tass la Russia non era stata preavvertita. La stessa agenzia, in una precedente nota, affermava che i sistemi di difesa avevano comunque rilevato il missile, finito «in acque territoriali russe», aggiungendo che in quei momenti un aereo spia americano Orion stava sorvolando l'area, potendo rilevare il lancio e la fase terminale. Altre fonti russe hanno poi conferma¬ to il punto di caduta a Sud-Est di Vladivostok con le stesse coordinate fornite da Tokyo, quindi in acque internazionali. Poche ore dopo si è appreso del secondo stadio Imito nel Pacifico. Il lancio di ieri è il secondo da quando nel '93 il Nord lanciò il Rodong 1, con gittata di mille chilometri, versione più potente degli Scud in precedenza forniti all'Iraq. Si tratta secondo gli analisti di un nuovo missile, Taepodong 1, un salto di qualità nell'arsenale di Pyongyang, avendo una gittata di duemila chilometri, con cui tenere sotto tiro tutto il Giappone fino alle basi Usa di Okinawa. La risposta giapponese potrebbe essere un ritiro dall'accordo di 4 anni fa in base al quale la Corea del Nord ha rinunciato ai propri piani nucleari in cambio di due reattori a solo uso pacifico che saranno forniti da Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone. Alcune settimane fa tuttavia si erano avuti allarmi secondo cui Pyongyang starebbe realizzando un complesso nucleare sotterraneo. Fernando Mazzetti Allarme a Tokyo a Seul e negli Usa Confusione a Mosca Un comunicato dice che era stata preavvertita, un ufficiale nega Forse il test di un nuovo ordigno HOKKAIDO (GIAPPONE ' SEUL MAR *£OREÀ GIALLO DEL S * TOKYO I Il secondo stadio ■ sorvola l'isola di Hokkaido e finisce qualche centinaio ' di km più oltre nell'Oceano. Pacifico' OCEANO PACIFICO Il leader nordcoreano Kim Jong e missili durante una parata nella capitale Pyongyang

Persone citate: Albright, Fernando Mazzetti, Keizo Obuchi, Kim Ii Sung, Kim Jong, Kim Jong Ii, Vladimir Yakovlev