Internet maggiordomo del 2000 di Gabriele Beccaria

Internet maggiordomo del 2000 Gli elettrodomestici potranno ricevere ordini dalla «rete» Internet maggiordomo del 2000 CI vuole la fantasia provocatoria di un bambino per proporre un futuro in cui la lavatrice si metterà a chiacchierare con il proprietario. Nicholas Negroponte, direttore del Media Lab, illaboratorio di Boston dove si studiano le nuove applicazioni delle tecnologie, è famoso per l'irruenza della sua. Più invecchia, più sogna e immagina di rivoluzionare le nostre vite. Il futuro è vicino - questo è il suo ultimo scenario - e schiuderà un mondo simile a quello dei cartoni animati, con gli oggetti che avranno saltato i gradini dell'evoluzione e saranno diventati di colpo «smart», intelligenti, tanto da agire da soli, prendere decisioni, ripararsi. E' un futuro che richiede iniziativa e denaro piuttosto che eccessi tecnologici e detto da lui - uno dei profeti di Internet, quando era riservata a qualche militare e a qualche professore - c'è da credergli. L'idea è semplicissima. Inserire un micro¬ processore negli oggetti d'uso quotidiano, il microonde, il condizionatore, la telecamera, la fotocopiatrice, e con quel chip collegarli a Internet, compiendo il miracolo: la stufetta si aziona con un messaggio di posta elettronica, l'auto manda un segnale d'aiuto alla concessionaria quando qualcosa non funziona, il videoregistratore scarica film da siti interattivi, il tostapane riceve dalla fabbrica-madre le istruzioni necessarie a fare la maionese o frullare la verdura, il computer aggiorna in permanenza il software. All'era del «Web», la Rete, subentra così l'era delle «Things», le Cose. Secondo Negroponte, saranno finalmente semplici da usare e non provocheranno più arrabbiature e malditesta. Resta però un interrogativo a cui la fantasia deve ancora rispondere: se le Cose ingolferanno in permanenza Internet, dove emigreranno gli uomini? Gabriele Beccaria

Persone citate: Negroponte, Nicholas Negroponte

Luoghi citati: Boston