LE 100 PAROLE DELLA PREVIDENZA

LE 100 PAROLE DELLA PREVIDENZA LE 100 PAROLE DELLA PREVIDENZA INGEGNERI. Hanno diritto alla pensione secondo le norme della propria cassa di previdenza che spartiscono con gli architetti (vedi scheda degli architetti, pubblicata nella puntata del 6 luglio '98). INTEGRAZIONE AL MINIMO. E' la somma riconosciuta dall'lnps in favore dei pensionati che, in base ai contributi versati, hanno titolo ad una pensione di poche lire. In questi casi, se il soggetto ha redditi nulli o molto bassi (e uguale condizione economica abbia il coniuge), scatta il diritto alla integrazione al minimo, di modo che la pensione venga pagata nella misura minima, che quest'anno è fissata in 697.700 lire. Sopra i 60 anni di età si ha diritto a una maggiorazione sul minimo in presenza di redditi modesti. INTERESSI DI MORA. Se gli Enti previdenziali liquidano la prestazione in ritardo debbono pagare anche gli interessi di mora e la rivalutazione monetaria sulla somma. LTnps, ad esempio, per le pensioni ha tempo 120 giorni per pagarle. Ogni giorno successivo dà diritto agli interessi. C'è una legge che non permette di aggiungere agli interessi anche la rivalutazione monetaria. La seconda è pagata solo per la eventuale quota percentuale che supera il tasso degli interessi di mora. INVALIDI CIVILI. Hanno diritto alle pensioni pagate dal ministero dell'Interno a titolo di invalidità civile, sordomutismo o cecità. Sono pensioni assistenziali, esenti da Irpef. Novità assoluta: dal mese di novembre '98 le pensioni, comprese le indennità di accompagnamento, saranno pagate dall'lnps. L'Inps ha già fatto sapere che le pagherà ogni mese, alla pari di tutte le altre pensioni. INVALIDITÀ' (ASSEGNO DI). L'assegno viene dato a chi ha almeno il 66,6% di perdita della capacità di lavoro ed ha versato almeno cinque anni di contributi, di cui almeno tre nell'ultimo quinquennio. Nel caso in cui l'assegno è basso e i redditi del soggetto sono modesti l'importo può essere aumentato di una cifra non superiore all'importo dell'assegno so¬ ciale. Chi è titolare dell'assegno può lavorare, ma in questo caso perde una parte della pensione, se superiore al trattamente minimo. LAUREA. Liberalizzazione completa. Le ultime leggi hanno stabilito che ogni ente previdenziale riconosca la possibilità ai propri iscritti di riscattare la laurea ai fini pensionistici. L'operazione è a pagamento ed anche caro. Come niente, 4 anni di laurea si pagano, anche da parte di chi ha riscosso il suo primo stipendio, qualcosa come 20 milioni di lire. Occorre valutare bene il rapporto costi-benefici del riscatto. LIBRETTO DI PENSIONE. Sono i documenti che ogni ente previdenziale invia ai pensionati per attestare la misura della pensione pagata e le detrazioni applicate. Se sul libretto si applica la propria fotografia si ha un documento di identità che dà diritto alla riscossione delle pensione, senza bisogno di presentare altra documentazione anagrafica. MALATTIA. Chi è ammalato ha diritto alle giornate di assenza re¬ tribuite se presenta il certificato medico entro due giorni dall'evento. L'indennità è pagata dall'lnps (in molti casi è invece l'azienda che per contratto è tenuta a pagare la retribuzione) nella misura del 50% della retribuzione per i primi 20 giorni e del 66,6% per i periodi successivi e fino al massimo dei 180 giorni. Durante il periodo di assenza si ha diritto ai contributi figurativi. MATERNITÀ'. Dopo la gravidanza e il puerperio tutto il periodo di maternità offre altre agevolazioni alle interessate (e, in alternativa, ai mariti). Così, ad esempio, se si torna a lavorare dopo i primi tre mesi dal parto, si ha diritto a un riposo giornaliero di due ore da dedicare all'allattamento. Ugualmente si ha diritto a non lavorare per tutte le malattie del bambino fino ai tre anni di vita. Le stesse agevolazioni sono offerte anche in caso di adozione e affidamento preadottivo dei bambini. A cura di MAURO SALVI (continua)

Persone citate: Di Mora