Per un'arte illuminata di Gabriele Ferraris

Per un'arte illuminata LA S1TTBMANA Per un'arte illuminata irreale, pensare a settembre mentre ancora incombono scampoli di ferie agostane. Ma, mentre ci godevamo il meritato riposo o quanto meno i rilassati ritmi lavorativi dell'estate, c'era chi s'industriava per fornir l'opra entro il venir dell'autunno. Essendo l'opra la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea. La quale d'ora in poi si chiamerà Gam - come il newyorkese Museum of Modem Art è noto come Moma; e New York è o non è una piccola Torino? - e viene, in questo periodo, ristrutturata e riallestita. Ci permettiamo un suggerimento: già che ci sono, ci useranno la cortesia di ripensare l'illuminazione delle opere esposte? Chiunque abbia visitato le mostre permanenti o temporanee della Galleria Civica eccetera eccetera (formidabile, l'idea del Gam: righe guadagnate, per noi poveri scribi) sa a che cosa alludiamo: i riflessi di punti-luce del tutto casuali - roba da impianto domestico, e per di più tristanzuolo; non da grande museo - hanno negato a generazioni di visitatori il piacere di ammirare i quadri nella loro compiuta bellezza. Illuminare l'arte è un'aite. Nella quale ci auguriamo che la futura Gam - al contrario della sorpassata Galleria Civica eccetera - sappia dispiegare tutto il proprio valore. L: Gabriele Ferraris — I ris I

Luoghi citati: New York, Torino