Il mago catodico

Il mago catodico TRA INGANNO E CREDULITÀ Il mago catodico ia smascherano i veggenti SE, in preda all'insonnia estiva, vi è capitato di giocare con il telecomando del vostro televisore durante le ore notturne, non possono esservi sfuggiti maghi, cartomanti e affini che affollano l'etere con le loro profezie. Ciò che più colpisce l'osservatore scettico è la quantità di telefonate che costoro ricevono e la fiducia che viene loro accordata. Ci si domanda: perché tante persone credono a questi personaggi? La risposta è: perché desiderano crederci. E a questo proposito mi viene in mente una storiella che, durante il primo anno di università, ho trovato in un famoso testo di statistica. Supponete che un sedicente mago vi scriva una lettera in cui afferma di essere in grado di prevedere l'andamento della Borsa. Se foste degli scettici pensereste immediatamente che, se egli godesse di questa capacità, la utilizzerebbe per se stesso. Ma supponiamo che invece subiate il fascino del mistero e decidiate di dargli retta. Nella lettera, recapitatavi di giovedì mattina, il nostro mago prevede che un certo titolo azionario, il giovedì successivo avrà aumentato il suo valore. Non vi chiede nulla se non di verificare la correttezza della previsione. Supponete, ora, che effettivamente quel titolo azionario il giovedì successivo abbia aumentato il suo valore. Immaginate anche che vi arrivi una seconda lettera dove il mago dichiara che lo stesso titolo il giovedì successivo diminuirà. Supponete, inoltre, che effettivamente questo accada. A questo punto immaginate che la storia proceda per sette settimane consecutive: immaginate, intendo dire, che il vostro mago vi invìi gratuitamente per sette volte delle previsioni sull'andamento di un dato titolo azionario e che queste previsioni-si rivelino, a posteriori, tutte esatte. Quando vi invierà per l'ottava volta una lettera in cui vi chiederà del denaro per l'ottava previsione cosa farete? Ebbene, io vi sconsiglierei vivamente di dargli retta. Il trucco, infatti, è molto semplice. Il nostro presunto mago ha ottenuto in effetti il risultato, all'apparenza sorprendente, di riuscire a prevedere il futuro utilizzando un'idea nota a chiunque abbia anche solo un'infarinatura di statistica. Vedete, non bisogna mai sottovalutare la statistica. La scienza ci insegna inoltre che non è detto che, di fronte a uno strano fenomeno, noi disponiamo di tutte le informazioni necessarie per poterlo valutare correttamente. Vediamo un po': il mago ha inviato, quel famoso giovedì, ben 256 lettere simili a quella che avete ricevuto voi, tranne che per un piccolo e importante particolare. In metà di quelle lettere (128) la previsione relativa al titolo azionario era esattamente opposta a quella che avete ricevuto voi e altre 127 persone. In pratica egli ha previsto una crescita del valore del titolo in metà delle sue lettere e una diminuzione nell'altra metà. A questo punto ha aspettato il giovedì successivo. Una volta noto anche per lui come si era comportato il titolo azionario, ha abbandonato tutti i suoi potenziali clienti a cui aveva inviato una previsione sbagliata e si è concentrato sui 128 che hanno ricevuto quella corretta. Il nuovo gruppo viene ora suddiviso in due gruppi di 64 individui a cui inviare la seconda previsione la quale, naturalmente, sarà ancora tale da coprire tutte le possibilità. Per metà il titolo aumenterà il suo valore, per l'altra metà lo diminuirà o resterà invariato. Procedendo così, per bisezioni successive, e scartando tutti i soggetti ai quali ha inviato previsioni sbagliate, egli otterrà il risultato desiderato con due persone. Se costoro saranno disposte a pagare per conoscere l'andamento di quel titolo per l'ottava volta, egli fornirà due previsioni contrapposte. Presumo che quello dei due soggetti che verrà informato della crescita del valore di quel titolo investirà del denaro sullo stesso con una uguale probabilità di perdere o guadagnare (a meno che non sia un esperto di Borsa: in tal caso dubito che si fiderebbe di un mago). L'unico risultato sicuro è un guadagno per il mago. Chiaro? A meno che... a meno che le persone non inizino a dubitare. La truffa del titolo azionario dimostra come, se l'interlocutore non è uno scettico, chiunque, anche in assenza di particolari capacità di persuasione, ma utilizzando semplicemente le leggi del caso, possa asserire di possedere facoltà divinatorie. Figuratevi coloro che, professionalmente, si allenano a interpretare le impercettibili contrazioni muscolari, i movimenti degli occhi, le sfumature del nostro sguardo e così via. Un cartomante vi racconterà fatti del vostro passato che ritenete di conoscere solamente voi. In realtà, nella maggioranza dei casi, avrà affermato tutto e il contrario di tutto: dopo di che si sarà fatto guidare dalle vostre impercettibili reazioni di fronte alle sue affermazioni corrette. Tenete conto, tra l'altro, che costoro in molti casi dispongono di archivi di dati su di voi e i vostri amici da cui attingono prima di incontrarvi. Una volta conquistata la vostra fiducia basata sull'esattezza delle loro affermazioni relative al vostro passato, vi chiederanno del denaro per prevedere il vostro futuro oppure si aspetteranno da voi della pubblicità sulle loro presunte capacità. C'è poi il caso frequentissimo di persone in buona fede convinte di possedere doti paranormali: in questo caso non ci sono trucchi ma la persuasione di capire il prossimo grazie a qualche potere sovrannaturale. Si tratta, in quei casi, di una convinzione che viene alimentata dalle persone che si fanno leggere la mano o le carte. In realtà la capacità di questi maghi è del tutto naturale ed è legata all'interpretazione che quasi inconsapevolmente essi sanno dare delle reazioni del prossimo alle loro affermazioni. Inoltre chi vuole con tutte le sue forze credere nei maghi ricorderà, e riporterà agli amici, solo le affermazioni esatte, dimenticando quelle sbagliate che ci sono state. Se per puro caso un mago fa previsioni corrette per qualcuno, per molte altre persone farà previsioni sbagliate. Ma le persone che hanno avuto previsioni corrette tenderanno a fare una grande pubblicità. Gli altri lo dimenticheranno e, presumibilmente, non ne parleranno con nessuno. E' questo il modo in cui si alimentano leggende e miti privi di fondamento. Le previsioni televisive si basano su questo meccanismo. In televisione il mago o la cartomante non possono farsi guidare dalle reazioni del viso dell'interlocutore. In questo caso la tecnica è basata sia sulla credibilità fornita dal mezzo televisivo sia sul desiderio di molte persone di credere in queste cose e sul fascino del mistero. In queste circostanze qualunque previsione va bene. Si gioca cioè sull'estrema vaghezza delle previsioni e sull'alta probabilità che le richieste più intime dell'interlocutore riguardino la sua salute e quella dei suoi cari, la sua situazione economica e quella sentimentale. Del resto, per questi maghi televisivi quello che realmente conta è la pubblicità. Che importa se non convinceranno tutti i telespettatori? E' sufficiente indovinare, per puro caso, il passato e il futuro di qualcuno. Una volta persuaso anche un piccolo numero di persone delle loro capacità, avranno dei clienti disposti a pagare per ulteriori previsioni. Maurizio Dapor Istituto Trentino di Cultura La curiosa storia del «profeta» che prevedeva l'andamento della Borsa: piccola lezione di sano scetticismo f§§| llp|| SE, in preda all'insonnia estiva, vi è capitato di giocare con il telecomando del vostro televisore durante le ore notturne, non possono esservi sfuggiti maghi, cartomanti e affini che affollano l'etere con le loro profezie. Ciò che più colpisce l'osservatore scettico è la quantità di telefonate che costoro ricevono e la fiducia che viene loro accordata. Ci si domanda: perché tante persone credono a questi personaggi? La risposta è: perché desiderano crederci. E a questo proposito mi viene in mente una storiella che, durante il primo anno di università, ho trovato in un famoso testo di statistica. Supponete che un sedicente mago vi scriva una lettera in cui afferma di essere in grado di prevedere l'andamento della Borsa. Se foste degli scettici pensereste immediatamente che, se egli godesse di questa capacità, la utilizzerebbe per se stesso. Ma supponiamo che invece subiate il fascino del mistero e decidiate di dargli retta. Nella lettera, recapitatavi di giovedì mattina, il nostro mago prevede che un certo titolo azionario, il giovedì successivo avrà aumentato il suo valore. Non vi chiede nulla se non di verificare la correttezza della previsione. Supponete, ora, che effettivamente quel titolo azionario il giovedì successivo abbia aumentato il suo valore. Immaginate anche che vi arrivi una seconda lettera dove il mago dichiara che lo stesso titolo il giovedì successivo diminuirà. Supponete, inoltre, che effettivamente questo accada. A questo punto immaginate che la storia proceda per sette settimane consecutive: immaginate, intendo dire, che il vostro mago vi invìi gratuitamente per sette volte delle previsioni sull'andamento di un dato titolo azionario e che queste previsioni-si rivelino, a posteriori, tutte esatte. Quando vi invierà per l'ottava volta una lettera in cui vi chiederà del denaro per l'ottava previsione cosa farete? Ebbene, io vi sconsiglierei vivamente di dargli retta. Il trucco infatti è molto semplice Il IU!p://wwv;Jastantpa.i! LA STAMPA Numero KÌG. Mercoledì 26 Agosto 1998 •. / ^^^^^ -, ssJxS. 1 1 'e-ma ir, tuttosnenze'ì'i-'laìtampa.it H* Hi mn^ n ili i O ti •^JÉSte, ^^^^^ ^ fr" mi TRA INGANNO E CREDULITÀ Il mago catodico ia smascherano i veggenti impercettibili reazioni di fronte alle sue affermazioni corrette. Tenete conto, tra l'altro, che costoro in molti casi dispongono di archivi di dati su di voi e i vostri amici da cui attingono prima di incontrarvi. Una volta conquistata la vostra fiducia basata sull'esattezza delle loro affermazioni relative al vostro passato, vi chiederanno del denaro per prevedere il vostro futuro oppure si aspetteranno da voi della pubblicità sulle loro presunte capacità. C'è poi il caso frequentissimo di persone in buona fede convinte di possedere doti paranormali: in questo caso non ci sono trucchi ma la persuasione di capire il prossimo grazie a qualche potere sovrannaturale. Si tratta, in quei casi, di una convinzione che viene alimentata dalle persone che si fanno leggere la mano o le carte. In realtà la capacità di questi maghi è del tutto naturale ed è legata all'interpretazione che quasi inconsapevolmente essi sanno dare delle reazioni del prossimo alle loro affermazioni. Inoltre chi vuole con tutte le sue forze credere nei maghi ricorderà, e riporterà agli amici, solo le affermazioni esatte, dimenticando quelle sbagliate che ci sono state. Se per puro caso un mago fa previsioni corrette per qualcuno, per molte altre persone farà previsioni sbagliate. Ma le persone che hanno avuto previsioni corrette tenderanno a fare una grande pubblicità. Gli altri lo dimenticheranno e, presumibilmente, non ne parleranno con nessuno. E' questo il modo in cui si alimentano leggende e miti privi di fondamento. Le previsioni televisive si basano su questo meccanismo. In televisione il mago o la cartomante non possono farsi guidare dalle reazioni del viso dell'interlocutore. In questo caso la tecnica è basata sia sulla credibilità fornita dal mezzo televisivo sia sul desiderio di molte persone di credere in queste cose e sul fascino del mistero. In queste circostanze qualunque previsione va bene. Si gioca cioè sull'estrema vaghezza delle previsioni e sull'alta probabilità che le richieste più intime

Persone citate: Maurizio Dapor