GIOVANI PROMESSE di Silvia Ballestra

GIOVANI PROMESSE GIOVANI PROMESSE Dopo ilpulp, riecco l'impegno e c'è chi esordisce a Lourdes BN giovane centrocampo italiano non male: Ballestra e Brizzi contro Lucarelli e Scarpa, cioè la squadra della Baldini di Dalai che si onora di aver a suo tempo rifiutato Aldo Nove e la squadra dell'Einaudi di Ernesto Franco che invece giura sul protagonista e soci della non ancora spenta polemica estiva (trash e non trash, that is the questioni. Sì, perché il Brizzi dell'imminente Eva torpedine e il vespista mascherato con abile dietrofront è tornato al candore di Jack Frusciante (1 mihone di copie) abbandonando il pulp di Bastogne. Il nuovo romanzo racconta la crescita di un ragazzo, dai 17 ai 21 anni, pare con una più consumata abihtà nel miscugbo tra «lingua alta e parlar di strada»: non proprio un percorso di formazione, forse di stupore, soprattutto di fronte al nuovo potere femminile. Da parte sua la Ballestra cerca definitiva conferma con Notte sul monte Tabor. romanzo epistolare tra due giovani amiche che in mezzo a rock, fidanzati, tenerezza e malinconia tentano una impossibile rianimazione culturale nelle Marche di Pazienza e di Leopardi, per riportare alla moda una parola dimenticata, l'impegno politico. Un impegno, sia pure in senso più ampio, condiviso da Sandra Petrignani in Come fratello e sorella, sempre per Baldini: una storia d'incesto, ma senza il tabù, dove impegno è anche libertà di amare. Sul fronte opposto un Lucarelli einaudiano almeno forte come in Almost blue: con il titolo (provvisorio) L'isola ci offre il suo noir tra reabsmo e mondo magico ambientato nel 1925 in un'isola di confino alle Tremiti dove, sotto l'orrore di un delitto, si celano i vizi del luogo e del regime, Mentre a metà tra fantastico e onirico, una lingua come labirinto, sono gb 8 racconti di Tiziano Scarpa sempre per lo Struzzo, in Amore, che certo obbhgano il lettore a percorsi accidentati intorno al rapporto estremo tra cultura e corpo (l'avo di Woody Alien che trasmigra nel proprio pene...). Non troppo dissonante dal gruppo torinese è non solo la secon da prova made in Guanda di Gian- cario Marinelli che scegbe questa volta Pigalle a simbolo di massimo degrado, luogo di un'educazione sentimentale alla rovescia tra alcol, violenza, sesso; ma anche, almeno per la sua complessità, l'esordio da Adelphi della trentasettenne orvietana Rosa Matteucci: infatti Lourdes, prima di diventare, per la protagonista, un «incontro sublime» è il viaggio di vendetta in un «esilarante» tunnel dell'orrore accompagnato da una scrittura che unisce insolenza, drasticità, e irresistibile vocazione al comico. Dite poco. Di sicuro più assonante con la prima squadra il team Feltrinelh, forte di un nuovo Maurizio Maggiani con la Regina disadorna, storia che spazia tra epoche e geografie lontane, re, preti, piccola gente comune, grande utopia; di una Rossana Campo esplosiva tra humour e sensibibtà con II matrimonio di Maria; di Carola Susani alle prese nella Terra dei dinosauri con una sorta di «fissazione deb'immortabtà». Per arrivare a Gli esordi, il «romanzo formidabile» di Antonio Moresco, rifiutato per anni dagb editori come l'autore ha raccontato nelle sue Lettere a nessuno. Come si vede, su entrambi i fronti, proposte magmatiche. Con antidoto, se voghamo, da Mondadori: nel Romanzo russo che ci porta nell'era di Gorbaciov e nell'eterna lotta tra verità e potere con la precisione cristallina e la geniabtà illuministica di Alessandro Barbero. Silvia Ballestra

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