BIG STRANIERI

BIG STRANIERI BIG STRANIERI Con Yehoshua e Hoeg, arriva l'arcobaleno diPynchon i L nuovo Yehoshua, Viaggio alla fine del millennio, due antichi ebraismi, le due anime di Israele oggi; il nuovo Saramago, Tutti i nomi, simbolismo e realtà sul crinale vita-morte; l'attesissima Pastorale americana, la normalità d'un padre a fronte d'una figlia terrorista narrata da Philip Roth, tutti per Einaudi; il nuovo Chaim Potok di Novembre alle porte, una famiglia ebrea comunista nella Russia tra Stalin e Gorbaciov per Garzanti; mentre molto si parla, da Feltrinelli, del romanzo «epico» postumo dell'israeliano Yaakov Shabtai, In fine, una storia solo all'apparenza privata di malattia e di abbandono. E poi l'arrivo, prima edizione italiana da Rizzoli, del leggendario capolavoro di Thomas Pynchon L'arcobaleno della gravità; delle Armate della notte, il più lontano Norman Mailer per Baldini intanto che Mondadori punta fortemente sul Peter Hoeg della Storia dei sogni danesi, sorta di «Cent'anni di solitudine» nordica, e l'impero di Spagnol scommette sul romanzo storico rinascimentale Longanesi di Jacqueline Park II libro segreto di Grazia dei Rossi, sugli amatissimi british di Guancia, Gli intoccabili del «maestro» Banville, storia di Sir Anthony Blunt e della sua banda di spie al servizio dell'Urss, i nuovi Welsh, Acid House, e Hornby, Un ragazzo, con in più un «coniglio nel cappello»; Linda Yablonsky, l'esordiente newyorkese tra eros e eroina di Tutto quel buio. Sicché, a noi che aspettiamo il rigore, o nella fattispecie il pugno nello stomaco, quello che secondo Kafka, e come ci ha ricordato Magris giorni fa, è 0 segno, e naturalmente la sofferta delizia del grande libro, il colpo maestro, pare possa ancora una volta arrivare da questi e altri campioni stranieri. Sarà una caccia al tesoro sudamericano per Guanda (un ottimo Littin) e Tropea (un Chavarria e un Padura Fuentes); mentre Baldini scopre Fine di un amore, autobiografia-romanzo della franco-newyorkese Catherine Texier. Femminile il punto di forza della Tartaruga ora in casa Dalai: il de butto dell'americana Laura Zigman con II teorema della mucca nuova, altra risalita dall'abisso di un amore finito; nonché, da Rizzoli, ii Primo romanzo della figlia di Mitterrand, Mazarine Pingeot. Due favole, due inediti d'autore per lo stesso editore, il Tolkien di Roverandom e il Celine della Storia del piccolo Mouck, ma anche il nuovo Evans di Insieme con i lupi e da Bompiani altrettanti impegnativi titoli: il premiatissimo viaggio inglese di W. G. Sebald nell'Anello di Saturno e La battaglia del Goncourt '97 Patrick Rambaud, una specie di Barbero francese sul massacro napoleonico di Essling. Ben altro massacro, la Shoah, sullo sfondo di Che c'è di nuovo sulla guerra?, finissimo spaccato yiddish di Robert Bober per Marsilio che non disdegna la trasgressione con il giapponese Rieko Matsuura e il suo più che allusivo Alluce P., in certo modo in pendant con L'anatomista, ovvero l'ormai celebre scopritore cinquecentesco della clitoride dell'argentino Federico Andahazi per FrassineUi. Aerea la Banana Yoshimoto di Sly e pirotenico il Picouly di L'ultima estate per Feltrinelli; dolente e ùonica la Cina di tre generazioni nell'Eco della pioggia del giovane Yu Hua per Donzelli; nuovissima, e speriamo, questa volta, davvero beve, Kathleen Schine con l'Evoluzione di Jane, ora da Mondadori, in contemporanea con l'America. Peter Hoeg

Luoghi citati: America, Cina, Israele, Russia, Urss