Officine pirata nei garage di Lodovico Poletto

Officine pirata nei garage I pezzi smontati venivano rivenduti a meccanici compiacenti Officine pirata nei garage Ripulite centinaia d'auto rubate Le officine clandestine erano nei sotterranei del palazzo. Garage d'angolo, più grandi e capienti degli altri. Lì, in quello stabile di mezza periferia, proprio dietro la caserma dei vigili del fuoco di corso Regina, negli ultimi due anni sono passate decine, forse anche centinaia, di automobili rubate. Vetture di lusso come Porsche, Mercedes, Alfa Gtv. Ma anche semplici utilitarie come Uno, Fiesta e Passat. I pezzi smontati (motori, selleria, alcune parti di carrozzeria) prendevano la strada che porta a meccanici compiacenti. Il telaio veniva segato e distrutto. Ma decine di mezzi sarebbero anche stati «taroccati»: i ladri avrebbero cioè cambiato o modificato i numeri di telaio e di motore; le carrozzerie sarebbero state ripunzonate e le auto ormai immatricolate a nuovo, rivendute a prezzi scontatissimi. Un business ricco sul quale adesso indagano i vigili dell'Utaf è del nucleo di polizia giudiziaria, che hanno già denunciato alcune persone. La scoperta delle officine risale a una paio di giorni fa. Alcuni inquilini del palazzo avevano segnalato ad una pattuglia dei vigili un forte odore di benzina che saliva dai sotterranei. Spiando da un varco aperto nella porta di un garage, i vigili hanno notato due auto rubate. E' scattato l'allarme. I pompie- ri hanno scardinato le saracinesche. Nei garage c'era di tutto. Nel primo, sulla destra, due auto ormai mezze smontate: una Uno e una Fiesta rubate a Torino qualche tempo fa. Nell'altro, al fondo del corridoio sotterrano c'erano un fuoristrada Toyota da 80 milioni, rubato a Viareggio e una Land Rover più o meno dello stesso valore rubata in Liguria. Qui la sorpresa più interessante. In un angolo del garage c'erano decine di borse e borsoni con refurtiva. Un vero bazar: un borsone stracolmo di autoradio e amplificatori, un altro con centinaia di cravatte ancora incellofanate, una fisarmonica professionale. Vestiti e apparecchiature elettriche. E poi chiavi. Centinaia di chiavi per auto e da appartamento. Le prime erano in un secchio abbandonato in un angolo; appartevano ad auto di ogni marca e tipo. Dentro una borsa di plastica, invece, c'erano centinaia di chiavi di appartamenti, ai quali qualcuno ha attaccato una targhetta con l'indirizzo corrispondente: piazza Borgo Dora, corso Regina 152, via Saffi 58. Adesso i vi¬ gili indagano per sapere se si tratta di mazzi di chiavi trovati nelle auto rubate, accantonate perché avrebbero potuto tornare utili in caso di furti negli alloggi. Una tesi che non appare del tutto improbabile, viste le decine di segnalazioni di furto in casa avvenuto pochi giorni dopo la sparizione dell'auto. Un filone di questa indagine interesserà anche i ricettatori: quei meccanici e carrozzieri che acquistavano sottocosto parti di ricambio, rivendendole poi a prezzo pieno. Ma è possibile che un'attività di questo genere abbia potuto andare avanti per anni senza che nessuno si accorgesse di nulla? Gli inquilini di quello stabile parlano, di un continuo via-vai di auto di grossa cilindrata. E di gente sconosciuta che si fermava fino a notte fonda a lavorare in quei due garage. Qualcuno si era anche lamentato con i capiscala e con l'amministratore del palazzo: «Nei sotterranei non si può lavorare. Sono locali autorimessa. Al massimo si fanno dei lavoretti di bricolage...». Qualche controllo, una lettera di protesta non avevano però risolto il problema. Fino all'altro giorno quando, a causa di una banale puzza di benzina, sono state scoperte le officine dei ladri d'auto. Lodovico Poletto Uno dei garage clandestini scoperti dai vigili urbani in lungo Dora Liguria 70

Persone citate: Alfa Gtv

Luoghi citati: Liguria, Torino, Viareggio