Mezzogiorno di fuoco tra i bambini di Angelo Conti

Mezzogiorno di fuoco tra i bambini Regolamento di conti a Pozzo Strada, ferito un extracomunitario, un altro bloccato Mezzogiorno di fuoco tra i bambini Gang di albanesi si sparano vicino al parco-giochi VIOLENZA IN CITTA' EZZOGIORNO di fuoco in via Paesana angolo via Bossolasco, zona San Paolo. Una faida fra albanesi si è conclusa con una folle sparatoria: un giovane è rimasto ferito all'addome. Ma cinque proiettili sono sibilati fra il verde del «giardino della ciminiera», realizzato sull'area dell'ex Fiat Spa, dove stavano giocando i bambini e dove in tanti stavano passeggiando, approfittando di una mattinata fresca e soleggiata insieme. I carabinieri del Nucleo Radiomobile, arrivati nel giro di pochissimi secondi, hanno bloccato un albanese che si stava allontanando di corsa, mentre il ferito soccorso da un automobilista di passaggio e da alcuni connazionali - veniva ricoverato all'ospedale Martini di via Tofane. E' la quarta sparatoria fra albanesi registrata, negli ultimi due mesi, per le strade della città: la più grave il 19 luglio, in piazza Carducci, costò il grave ferimento di Federica Ferrerò, la studentessa di 23 anni recentemente dimessa dall'ospedale dopo aver sfiorato la morte. Comune denominatore di tutti gli episodi è la sanguinosa lotta che divide i gruppi dediti al controllo della prostituzione: è sufficiente l'invasione di un marciapiede particolarmente redditizio oppure la defezione di una ragazza a scatenare intimidazioni, aggressioni e sparatorie. Il ferimento di ieri è stato ricostruito dai carabinieri della compagnia Mirafiori. Mancano pochi minuti alle 12 quando, sul marciapiede di via Paesana, a due isolati da corso Peschiera, nasce una discussione fra alcuni estracomunitari albanesi. Sulle prime non sembra nulla di grave, appena la voce un po' più alta, ma d'improvviso i toni si accendono. Anche dal giardinetto, pochi metri più in là, qualcuno alza la testa per guardare, per capire. C'è un gruppetto vicino ad un uomo che, forse accerchiato, estrae una pistola automatica, poi spara: cinque-sei colpi, in rapida successione. Gli altri abbozzano una reazione, uno di loro scaglia un oggetto (poi risultata una bomboletta di schiuma da barba) verso lo sparatore. Ma poi fuggono tutti: gli albanesi dalla strada, mamme e bambi- ni dai giochi, i pensionati dalle panchine. Qualche istante, e quando torna il silenzio in terra, sull'asfalto, proprio al centro dell'incrocio, c'è un giovane sanguinante. Un automobilista, Domenico Biancofiore, si ferma per soccorrerlo: il giovane, assistito da tre connazionali, viene caricato sulla Tipo. Tutti insieme vanno all'ospedale Martini: i sanitari giudicano il ferito guaribile in una trentina di giorni, i carabinieri accompagnano i suoi amici in caserma (quattro in tutto: i tre che lo hanno accompagnato all'ospedale e quello notato mentre si allontanava dopo la sparatoria). Si cerca di stabilire il movente: fra tanti «non so», «non capisco», «non li conosco» emerge - come quasi sempre - la lotta per il controllo della prostituzione. Da accertare anche tutte le identità degli albanesi coinvolti: «Stiamo facendo verifiche - spiegano gli investigatori - perché siamo di fronte a personaggi "sedicenti", che potrebbero averci fornito nominativi fasulli». Le numerose testimonianze permettono, poco dopo, di stabilire che il feritore, in compagnia di un complice, si è allontanato a bordo di una Fiat Seicento rossa, la cui targa è stata rilevata dai passanti. Scattano le difficile ricerche per bloccare i responsabili del tentato omicidio, mentre la gente del tranquillo quartiere posto proprio alle spalle del Centro Direzionale Fiat di corso Ferrucci protesta: «Questi albanesi hanno sparato in pieno giorno, vicino ai giochi frequentati da bambini. Un gesto folle, ancor prima che incosciente. Non possiamo mandarli via? Le espulsioni sono inutili? Almeno controlliamoli continuamente: impediamo che vadano in giro armati». Angelo Conti La sparatoria è avvenuta in via Paesana, all'angolo con via Bossolasco

Persone citate: Domenico Biancofiore

Luoghi citati: San Paolo