Sei soprani sfidano i tre tenori di Armando Caruso

Sei soprani sfidano i tre tenori Canale 5, stasera Sei soprani sfidano i tre tenori Katia Ricciarelli LECCE. Contro i concertoni dei tre tenori, Pippo Baudo inventa, discretamente ma con proprietà filologica, il concertone delle prime donne della lirica. Niente competizione, quindi, nessuna commistione con la musica leggera e il rock. Tanto per ristabilire eque, rispettose distanze, a favore della lirica. La diretta tv su Canale 5 è d'obbligo, stasera alle 22,15 dalla piazza del Duomo di Lecce, città in cui Katia Ricciarelli dirige la stagione lirica. Lui sarà il presentatore di sempre: un uomo che ha vissuto di musica, per la musica e per la tv. Sei le primedonne: Daniela Dessi, Giusy Devimi, Mariella Devia, Francesca Patanè, Luciana Serra e Katia Ricciarelli. L'orchestra è quella della stagione lirica del teatro e sarà diretta da Fabrizio Maria Carminati, giovane «bacchetta» che si sta affermando in Italia e all'estero, che ha diretto le ultime tournée del tenore Alfredo Kraus e che si è fatto le ossa al Regio di Torino dirigendo, per esempio, il concerto del celebre tenore di Palma de Majorca qualche anno fa e, da bravo bergamasco, non poche opere donizettiane. Francesca Patanè sarà Manon; la Devinu e la Dessi sdoppierannpo il personaggio della dolce Mimi, la Dessi canterà anche Butterfly e la Devia sarà Liu. Per sé Katia Ricciarelli ha riservato il ruolo di Fidelia dell'Edgar. La cantante sostiene da sempre la necessità di «dare maggior fiato alla lirica con manifestazioni legittime e non dettate da ragioni commerciali che recano danno alla musica e allontano gli spettatori anziché conquistarli». A Lecce non si tratterà «soltanto» dell'esibizione di dodici romanze pucciniane, ma di un programma «cucito» da Baudo con la regia della moglie Katia. Così, le eroine il Puccini, Butterfly, Tosca, Manon, Turandot, legheranno la loro esistenza a quella della moglie Elvira, mentre Suor Angelica ricollegherà idealmente il personaggio agli affetti familiari del compositore. Katia Ricciarelli, che a Lecce è di casa, è la mente ideativa di questa serata lirica che dalla piazza di Lecce si irradierà nelle case degli italiani, con una particolarità: dimostrare che i «concertoni dei tre tenori» hanno fatto epoca e che la lirica può essere onorata e diffusa con rispetto e professionalità: e con uno sguardo alla musica contemporanea. In questo caso, un brano di un giovane compositore dedicato a Lecce, che diventerà forse l'inno della locale squadra di calcio. La musica così entrerà allo stadio dalla porta principale e non da quella di servizio. «E' questo il miglior modo ha sempre detto la Ricciarelli - per dimostrare che l'opera può vivere del suo patrimonio culturale, certamente da sostenere, ma senza chiedere a prestito idee che al suo mondo non sono mai appartenute». Armando Caruso Katia Ricciarelli

Luoghi citati: Italia, Lecce, Torino