Lucio, privacy assoluta

Lucio, privacy assoluta La famiglia del cantautore all'ospedale San Paolo di Milano: «Vogliamo il totale silenzio stampa» Lucio, privacy assoluta Ma forse subirà un trapianto MILANO. L'altalena delle voci, delle smentite e dei misteri, viene fermata verso le cinque del pomeriggio quando, dalla direzione sanitaria dell'ospedale San Paolo, giunge all'accampamento dei cronisti e delle tivù installato nel piazzale antistante la notizia che la famiglia di Lucio Battisti non intende far- sapere proprio nulla sulle condizioni di salute del celebre congiunto. Ma almeno nessuno nega più che il cantante si trovi ricoverato proprio qui, in questo ospedale un po' periferico della città, in una stanzetta ora al secondo piano del reparto di medicina interna. La moglie, Grazia Letizia Veronesi, unica presenza umana ammessa al capezzale di Battisti, fa sapere al direttore dell'ospedale, Carla Dotti, di non tollerare in alcun modo curiosità pubbliche sulla salute del marito. E in nome della legge sulla privacy e del rispetto del dolore che si deve a ogni persona, indipendentemente dal suo grado da celebrità, i medici non possono che allargare le braccia e evitare di rispondere ad altre domande. Non ci sarà alcun bollettino medico a soddisfare la famelica curiosità dei media e l'apprensione più o meno morbosa degli innumerevoli fans che ancora stravedono per Battisti e che ieri hanno inviato mazzi di fiori rimasti però tutti ben lontano dalla stanza dell'artista. Si può dire soltanto che la salute del cantante in questo momento è gravemente compromessa e forse la sua permanenza nell'ospedale milanese potrebbe essere legata all'attesa di un intervento chirurgico, forse per un trapianto. E non di un rene. Nel frattempo si è avuta conferma che Lucio Battisti non è mai stato ricoverato in rianimazione ma si trova nella stanza numero 9 del reparto di medicina interna diretta dal professor Fulvio Invernizzi (blocco B), al secondo piano dell'ospedale dove è stato trasferito venerdì dal re- parto di chirurgia, che si trova al settimo piano. Finora Battisti sarebbe stato sottoposto a un complesso accertamento diagnostico. «E' barricato nella stanza - ha detto un paziente - e stamattina (ieri per chi legge, ndr) hanno anche ritardato l'ingresso della visita dei parenti degli altri malati. Sappiamo che la moglie ha proibito a tutti di far sapere qualsiasi cosa su Battisti». E la sua volontà finora è stata rispettata alla lettera. Al punto che nemmeno un amico di vecchia data, Pietruccio Montalbetti, bassista dei Dick Dick, arrivato ieri mattina all'ospedale, è riuscito a oltrepassare la guardiola della portineria. «Non sono riuscito ad entrare ha spiegato ai cronisti - perché non vogliono che nessuno disturbi Lucio. Credo che sia in terapia intensiva, ma non so dirvi nulla di più. So che anche Mogol sta cercando da sabato di mettersi in contatto, ma finora non ci è riuscito. Noi - ha ricordato il musicista - siamo amici storici. Ci conosciamo da 34 anni e insieme abbiamo fatto i primi passi nel mondo della musica. Solo ieri abbiamo saputo che era ricoverato al San Paolo e abbiamo cercato di sapere qualcosa, ma come vedete sono stato rimandato indietro come voi». Poi una piccola frecciata alla moglie del cantante: «E' proprio lei che anche in questa occasione gli ha voluto costruire un muro intorno». Abbronzato, codino, maglia verde e pantaloni rossi, Pietruccio, si lascia andare ai ricordi: «E' l'uomo più enigmatico che abbia mai conosciuto. Su di lui ne hanno dette tante. Ma per me, ad esempio, questa storia che fosse un finanziatore di "neri" è una grande balla. Figurarsi, tirato com'è. Non intendo dire che sia tirchio, piuttosto, direi, un tipo parsimonioso, uno che non fa sprechi. E comunque non sono i soldi che gli interessano. Come sta adesso non lo so. So che un anno fa è stato operato ai reni e che negli ultimi giorni nella sua villa c'è stato un via vai di medici. Dicono che sia in terapia intensiva ma non ho conferme». Paolo Colonnello Si sa soltanto che Battisti è «barricato» nella stanza 9 al secondo piano, dove è stato trasferito dal reparto di chirurgia dopo una diagnosi Grazia Letizia Veronesi era segretaria del Clan di Celentano prima di sposare Lucio Battisti Mogol che ieri è accorso al capezzale dell'amico e Lucio Battisti in una foto di qualche anno fa

Luoghi citati: Milano, San Paolo