Bucarest, capitale delle religioni

Bucarest, capitale delle religioni INCONTRO ECUMENICO Presenti sette cardinali, il rabbino capo d'Israele e il muftì di Sarajevo Bucarest, capitale delle religioni Riuniti da Sant'Egidio i rappresentanti di30fedi BUCAREST. Sono convenuti ieri nella capitale romena 200 rappresentanti di oltre trenta religioni da più di quaranta Paesi, per il 12° Incontro ecumenico mondiale «La Pace è il nome di Dio», organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con il patriarcato ortodosso e la presidenza della repubblica di Romania. Alla manifestazione interreligiosa - che si concluderà martedì con una grande processione ecumenica nel centro della capitale - ha inviato un messaggio anche il presidente Usa Bill Clinton, per sottolineare che l'Islam non è sinonimo di terrorismo: «Alcuni hanno cercato di giustificare gli attacchi terroristici contro gli interessi americani nel mondo come parte di una guerra santa islamica - ha scritto nel suo messaggio -. Ma centinaia di milioni di musulmani in tutto il mondo, compresi milioni negli Stati Uniti, si oppongono al terrorismo e deplorano la deformazione dei loro insegnamenti religiósi per giustificare atti atroci e disumani». Per la prima volta l'incontro organizzato dalla Comunità romana di Trastevere si tiene in un Paese ortodosso, il che. fa ben sperare per una prossima visita del Papa a Bucarest. Aperto ufficialmente nel faraonico edificio del Parlamento, ex residenza del defunto leader comunista Nicolae Ceausescu, l'incontro ha avuto un prologo in una cerimonia ortodossa svoltasi davanti alla sede del Patriarcato, davanti a migliaia di persone. Il patriarca romeno Teoctist, 84 anni, ha invitato a pregare per tutte le vittime dei 50 anni di dittatura comunista. «Nel primo millennio i cristiani erano uniti. Poi ci siamo allontanati. Ma ora è venuto il tempo di riawicinarci», ha detto. Gli ha fatto eco il cardinale Edward Idriss Cassidy, prefetto del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, che ha sottolineato anch'egli la necessità di «eliminare gli ostacoli che impediscono il nostro cammino». Il presidente Emil Constantinescu ha aperto l'incontro assieme al fondatore di Sant'Egidio Andrea Riccardi, nella speranza di poter ricevere nel maggio prossimo il Papa, per quella che sarebbe la prima visita pontificia in un Paese ortodosso: un passo importante in vista della ben più impegnativa visita a Mosca. La Chiesa cattolica è rappresentata da sei cardinali oltre a Cassidy: Achille Silvestrini, Roger Etchegaray, Jozef Glemp, Francis Arinze, James F. Stafford, José Maria dos Santos. Sono presenti anche il rabbino capo di Israele, Israel Meir Lau, rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse, i muftì di Sarajevo e Mostar e la parlamentare riformista iraniana Faezeh Hashemi. [Ansa]