Diana, anniversario senza riflettori di Fabio Galvano

Diana, anniversario senza riflettori Al Fayed, dalla tenuta dove sorge il mausoleo di Dodi, olire 35 miliardi a chi prova il complotto Diana, anniversario senza riflettori Messa privata per i Windsor, poca folla in piazza LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un armo fa, il 31 agosto 1997, l'Inghilterra e il mondo si svegliavano con la notizia che la principessa Diana, la «regina di cuori» nella lunga e squassante saga dei Windsor, era morta durante la notte nell'incidente dell'Alma. Oggi il mondo la ricorda, non senza domandarsi quanto fosse giustificato il vento di dolore che travolse allora l'Inghilterra, in uno show di lutto collettivo in cui il «popolo di Diana» riscrisse molte secolari convinzioni sulla riservatezza inglese. Ieri il ricordo di Lady Di ha cominciato a fare breccia nell'apparente distacco dei giorni scorsi. Ma erano migliaia, non milioni, i pellegrini sulla strada di Kensington Palace; centinaia, e non il mare che l'anno scorse si misurava in decine di tonnellate, i mazzi di fiori deposti con messaggi, poesie e lacrime. Talora erano più numerosi le telecamere che gli occhi arrossati, i turisti più del popolo orfano. Non c'era bisogno di transenne, in questo show di vacanziera apatia. E oggi, in un Bank Holiday che è giornata festiva e chiude il tradizionale «ponte» inglese di fine estate, tutti gli occhi saranno puntati su William e Harry, sulla regina e su Carlo, sugli Spencer e sui Fayed: tutti alle prese con il rispettivo dolore, ma nell'ambito di mia privacy che potrebbe anche restituire dignità al rito. «Lasciateci soli a ricordare», avevano implorato i principini la vigilia. Ieri, nella chiesetta di Crathie che è poco distante dal castello scozzese di Balmoral dove la famiglia reale al completo trascorre gli ultimi giorni di vacanza, è stato come in una domenica qualsiasi. Nelle preghiere Diana non è stata neppure citata per nome: il reverendo Robert Sloan si è limitato a invitare i fedeli a pregare per «coloro che hanno perso una persona amata in circostanze note al mondo ma vissute da pochi intimi». In prima fila la regina Elisabetta, il principe Filippo e Carlo in kilt, i principini, dietro di loro altri membri della famiglia reale, hanno ascoltato in silenzio con 200 fedeli e con Tony Blair. Il primo ministro, con la moglie Cherie, ha rispettato la consegna del silenzio. Per il governo ha parlato soltanto il cancelliere Gordon Brown: pochi attimi, nel corso di un programma religioso domenicale della Bbc. Torneranno stamane, nella stessa chiesetta, per il servizio religioso di rimembranza; mentre a centinaia di chilometri il fratello di Diana, Charles Spencer, le so¬ relle Sarah e Jane, la madre Frances Shand Kydd assisteranno a una breve cerimonia sull'isolotto in cui Diana è sepolta, nella vasta tenuta di Althorp Park. Un'occasione privala, perché ieri sera il controverso Museo di Diana, aperto due mesi fa, ha chiuso i battenti. Elton John, che per quella «rosa d'Inghilterra» aveva cantato l'anno scorso la canzone destinata a battere ogni record di vendite, «Canale in the Wind», ha lamentato ieri che Diana sia «ancora oggi così sola» sull'isoletta di Althorp, e non sepolta con i grandi nell'Abbazia di Westminster, A DIANA Sosteniamo, Con particolare cura E compassione, Chi sente la vita dolorosa O solitaria. Pregare con cuore grato Per chi ci sostiene E ci porta avanti Quando i nostri serbatoi Sembrano quasi vuoti E fragili. E anche ricordare Di dare a noi stessi Un assaggio di pacata gentilezza, Affinché sappiamo Come darlo ad altri... E non rinviamo mai Al domani Una giustificazione Che è dovuta oggi. La poesia-preghiera scritta dalla madre, Frances Shand Kydd dove ieri sera si è pregato per Diana ma dove non è previsto, neppure oggi, un servizio religioso di rimembranza (una messa da requiem sarà invece celebrata nella cattolica cattedrale di Westminster, mentre un servizio nella capella di St. James's Palace raccoglierà il personale dei palazzi reali e gli ex dipendenti di Diana). Anche Mohamed al-Fayed è rimasto solo, ieri. Con la famiglia, nella tenuta di Oxted nel Surrey, dove ha costruito un mausoleo a Dodi. Oggi, mentre in tutto il Paese le bandiere sventoleranno a mezz'asta per speciale concessione di Elisabetta, memore delle polemiche di un anno fa, il miliardario egiziano inaugurerà nei magazzini Harrod's una statua con fontana a Diana e Dodi. Non ha rinunciato alla teoria del complotto: secondo il «Sunday Telegraph» avrebbe offerto 35 miliardi a chi gli darà le prove. Fabio Galvano Elton John lamenta che Lady Di «sia ancora oggi così sola» e chiede che sia sepolta nell'abbazia di Westminster A destra il dolore della folla di fronte al cancello di Kensington Palace, ieri a Londra A sinistra in contrasto la gioia della gente al carnevale di Notting Hill

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Surrey