Grandi manovre attorno all'Udr

Grandi manovre attorno all'Udr Euforia alla prima manifestazione nazionale del partito: in Parlamento siamo l'ago della bilancia Grandi manovre attorno all'Udr Tutti i leader da Cossiga e Mastella TELESE TERME DAL NOSTRO INVIATO Un vago odore di acqua sulfurea nell'aria, Clemente Mastella si presenta alle Terme con il vestito della festa - gessato blu e cravatta di Marinella - pronuncia dal palco la sua ultima battuta («Noi dell'Udr saremo il vaccino antipoli...») e la gente del Sannio lo applaude. Sembra il solito Mastella di sempre, quel mix di battute immaginifiche e frasi un po' tortuose di cui spesso lui stesso perde il filo, eppure con il passare degli anni il personaggio è diventato un po' diverso dal suo cliché. Costantemente irriso dai grandi editorialisti, guardato cun po' così» dai leader più chic, quest'anno Mastella è riuscito a trasformare la sua consueta kermesse di Telese - diventata prima festa nazionale dell'Udr - in un piccolo evento della politica italiana: da oggi fino al 6 sfileranno sotto i padiglioni dove di solito si curano reumatismi, artrosi e otiti, leader di partito come D'Alema e Fini, il vicepresidente del Consiglio Veltroni, il presidente del Senato Mancino e quello della Camera Violante, leader sindacali come D'Antoni, manager come i presidenti di Alitalia e Autostrade, ministri come Maccanico, personaggi come De Mita, Martinazzoli, Tatarella, Mattarella e l'attesisssimo leghista Maroni. E dulcis in fundo, chiuderà la festa Francesco Cossiga. E il «Palazzo» ha subito annusato l'evento: il Tg3 ieri sera si è collegato via satellite con le valli del Sannio, per un'intervista in diretta con Mastella. E se uno prova a chiedere all'ex pupillo di De Mita perché queste terme beneventane stiano per diventare il clcu della politica italiana, lui si schermisce un po': «Vengono a scrutare ogni nostro movimento di ciglio...», perché tutti - dal Pds ad An - sanno «che noi stiamo diventando decisivi». Cossiga e Mastella «corteggiati»? Deve essere un po' così se è vero che in pochi mesi il fenomeno Udr - la grande sapienza di Francesco Cossiga più le «truppe mastellate» - ha smosso le acque. Decisiva nel salvare il governo sulla questione della Nato e,- a sentire Cossiga, Mastella e Buttiglione, l'Udr si prepara a diventare l'ago della bilancia nei prossimi mesi. Certo Mastella ci tiene a cominciare il suo discorso con un peana a Francesco Cossiga: «Questa non è la festa di Mastella o di Buttiglione», perché nulla di tutto quello che è accaduto sarebbe stato possibile senza il Picconatore e dunque "grazie a Francesco Cossiga!"». Certo, in alcuni frangenti Mastella si perde nei meandri dei suoi stessi ragionamenti. Come quando ha iniziato a parlare dell'Udr. E ha detto testualmente: «... a noi è capitato in sorte... come chi sul piano dell'alambicco, distillava una serie di qualità, le metteva assieme prima una e poi l'altra... fino a quando sul piano dell'esperienza, un modo piuttosto empirico perché non vale soltanto per alcuni, ma in dipendenza dei fatti che evidentemente non devono essere smarriti ma vanno secondati e profeticamente presagiti...». Ma ieri, a differenza che negli anni passati, Mastella ha potuto inaugurare la sua festa da leader di partito: dell'Udr lui è il segretario, mentre del Ccd era «soltanto» il presidente, a fianco di Casini, ma in posizione leggermente arretrata. Il segreto della sua «longevità»? A sentire uno che lo conosce bene (ma che ci ha litiga¬ to) come Francesco D'Onofrio, «Clemente deve la sua fortuna dall'essere un super-esperto di quadro politico, lui è uno dei figli legittimi di quei leader della Prima Repubblica - Moro, De Mita che hanno fatto del quadro e non dei programmi l'essenza della politica». E infatti nel suo discorso di apertura della festa, Mastella ha disegnato un affresco di truppe in movimento. Si è autocitato: «L'anno scorso qui a Telese dissi che il Polo era morto, ora dico che il prossimo anno saranno morti tutti e due i poli». Ma oltre alla difesa a spada tratta di D'Antoni e del cardinal Giordano, del tutto insolita e anche sintomatica l'asprezza dei toni usata nei confronti di Berlusconi. Sia da Mastella («La vicenda Grauso ripropone con forza la questione del conflitto di interessi»), sia soprattutto da Buttiglione: «E' vero che Bossi ha fregato Berlusconi, ma è anche vero che Berlusconi stava per comprare la Lega» e dunque Bossi «non aveva a che fare con gentiluomini...». Fabio Martini Il segretario rilancia il Grande Centro «L'anno prossimo faremo morire entrambi i Poli» 1 PIÙ'GETTONATI ALLE FESTE D'ALEMA Il 3 settembre alla festa dell'Udr di Telese • Il 5 settembre alla lesta dell'Amicizia di San Polo • Il 9 settembre Unità • 11 10 settembre Festa della Vela a Formia riNi 3 settembre Telese • 6 settembre Mirabello • 10 settembre Formia • 15 settembre Unità • (ha detto no al Ppi) MARINI 5 settembre Amicizia • 10 settembre Formia PRODI 30 agosto Amicizia • 13 settembre Unità VIOLANTE 2 settembre Telese • 12 settembre Unità MANCINO 4 settembre Telese • 0 settembre Amicizia BOSSI Nessuno l'ha invitato BERTINOTTI 8 settembre Unità BERLUSCONI 12 settembre Formia • (ha detto no al Ppi e all'Unità) li-.'':"-..- Francesco Cossiga, fondatore dell'Udr, e Clemente Mastella

Luoghi citati: Formia, Sannio, Telese Terme