Lavoro e Finanziaria, è l'ora X

Lavoro e Finanziaria, è l'ora X Lavoro e Finanziaria, è l'ora X Giovedì doppio vertice a Palazzo Chigi ROMA. L'ora X è fissata per il 3 settembre. Governo e parti sociali si troveranno attorno a un tavolo per cominciare la verifica dell'accordo del luglio '93 sul costo del lavoro. E, nello stesso giorno, a Palazzo Chigi, s'incontreranno i ministri competenti per mettere a punto i contenuti definitivi della prossima Finanziaria. E' un doppio appuntamento che, la scorsa settimana, aveva acceso timori di un confronto duro, aveva fatto parlare di rischio di autunno caldo. Adesso che il momento della verità si avvicina, i toni si fanno più pacati e i segnali di dialogo aumentano. Il più importante arriva dalla Confindustria che annuncia - con l'intervista al nostro giornale del direttore generale, Innocenzo Cipolletta, pubblicata in questa stessa pagina la sua disponibilità a trattare su quel nuovo patto sociale proposto da Ciampi dieci giorni fa. E anche il sindacato conferma che la volontà di «rafforzare e di estendere la politica della concertazione» va colta al volo. Per Carlo Azeglio Ciampi, che aveva già ricevuto sabato l'appoggio di Massimo D'Alema, è un doppio successo importante che sembra già archiviare come un capitolo passato le prime, fredde reazioni che il suo progetto aveva suscitato. E' un buon segno anche per Romano Prodi che aveva previsto un «autunno difficile, ma non caldo» e che sta lavorando in queste ore per disinnescare le tensioni che rimangono, soprattutto sul fronte politico con Rifondazione comunista che attende un'altra data -1*8 settembre - per l'avvio in commissione del dibattitto sulla legge delle 35 ore. In vista dell'incontro di giovedì, i sindacati hanno ribadito la validità dell'accordo di luglio e si attendono il rilancio della concertazione. Raffaele Morese, numero due della Cisl, dopo le punte molto critiche del segretario generale Sergio D'Antoni, riassume così le attese sindacali: «Il governo si è impegnato a presentare nell'incontro del 3 settembre un documento che attesti la volontà di rafforzare la politica concertativa. Questa è la chiave di volta di tutto il confronto: ss il governo s'impegnerà ad affrontare tutto ciò che riguarda le questioni del lavoro con le parti sociali, sarà possibile trovare soluzioni anche per gli altri punti in discussione. In primo luogo, il problema dell'occu¬ pazione nel Mezzogiorno». Anche per la Uil «la scelta della concertazione da parte del governo è questione preliminare al confronto», come ha detto il segretario confederale Paolo Pirani. E della stessa opinione è la Cgil che si aspetta «la riapertura del confronto con una posizione organica sui vari temi». Il ministro Ciampi, in mia intervista a La Stampa sabato aveva detto: «Quando ho lancoato l'idea di un nuovo patto sociale, quello a cui miravo non era tanto il inerito della proposta, quanto confermare, irrobustire, il metodo introdotto con l'accordo del luglio '93 e, su questa base, aprire un confronto sui nostri maggiori problemi». Come si vede, le posizioni coincidono e la prima, grande trattativa dell'autunno parte in un clima meno fosco. Sul fronte della Finanziaria, dopo le ultime riunioni tecniche, cifre e provvedimenti sono, praticamente, definiti. L'entità del- la manovra rimane fissata in 13.500 miliardi, di cui 9000 da realizzare attraverso tagli di spesa e 4500 attraverso nuove entrate. Queste ultime sono in gran parte affidate (circa 4000 miliardi) al recupero di crediti contributivi che l'Inps deve riscuotere. Per questa operazione, il governo adesso preferisce non parlare di condono, ma piuttosto di «nuove procedure di riscossione» che dovrebbero essere annunciate nei prossimi giorni. Gli altri cinquecento miliardi di nuove entrate sono affidate allo lotta all'evasione fiscale e, forse, alla «carbon tax», la tassa ecologica. I tagli alla spesa dovrebbero interessare in particolare i capitoli difesa e sanità. Per quel che riguarda la sanità, è allo studio anche un inasprimento dei requisiti per accedere alle prestazioni sociali in base al coseddetto «redditometro». Ma i tagli dovrebero essere assorbiti più con una razionalizzazione delle spese dei ministeri che con misure a carico degli utenti. Negli incontri di giovedì a Palazzo Chigi sulla Fmanziaria è atteso anche un primo bilancio degli effetti della crisi russa sulla nostra economia, [e. s.] POLITICA DEI REDDITI Strumento «indispensabile» della politica economica. Prevede due sessioni a maggio-giugno e a settembre per concordare la dinamica ; delle variabili macroeconomiche e definire gli strumenti per raggiungere gli obiettivi. Sanzioni contro i comportamenti difformi da quelli concordati. MODELLO CONTRATTUALE Contratto nazionale di du- : rata quadriennale (biennale per la parte economica) ed : uno decentrato. Gli incre- \ ; menti del contratto nazionale sono coerenti con i tassi di inflazione programmata, mentre nel secondo livello gli incrementi sono collegati a parametri di produttività, qualità e competitività. INDENNITÀ' DI VACANZA CONTRATTUALE O «scala mobile carsica», ha l'obiettivo di tutelare il salario nei lunghi periodi di vuoto contrattuale. Se dopo tre mesi dalla sua scadenza il contratto non è stato ancora rinnovato, al lavoratore viene corrisposto un «elemento provvisorio della retribuzione» pari al 30% del tasso di inflazione programmata applicato ai minimi tabellari più l'ex contingenza. Dopo 6 mesi l'indennità sale al 50%. RAPPRESENTANZE SINDACALI Riconosciute le rappresentanze sindacali unitarie (le Rsu) previste dall'intesa del marzo '91 tra Cgil, Cisl e Uil. Le Rsu sono titolari del diritto di negoziazione al secondo livello. MERCATO DEL LAVORO Introduzione del Lavoro interinale. SOSTEGNI AL SISTEMA PRODUTTIVO Governo e parti sociali concordano che sia indispensabile intensificare la ricerca scientifica ed estendere l'innovazione tecnologica. La spesa destinata alla ricerca e allo sviluppo viene programmata al livello di quella dei Paesi più industrializzati, 2,5-2,9% del Pil rispetto al nostro 1,4%. L'ACCORDO SUL COSTO DEL LAVORO DEL 3 LUGLIO 1993 «Tutti dobbiamo andare da Prodi per mettere qualcosa sul tavolo e svelenire la situazione» Il segretario del Pds Massimo D'Alema

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