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De Silguy De Silguy «L'Italia deve ridurre il deficit » Yves De Silguy ROMA. L'Italia deve perseverare negli sforzi per ridurre il deficit e il debito pubblico e deve ipotizzare una riduzione della pressione fiscale solo se è in condizione di tagliare le spese. E' questa la ricetta «prescritta» al nostro Paese da Yves Thibault De Silguy, commissario europeo per gli affari monetari, in un'intervista che verrà trasmessa oggi dal GR2. «Non voglio pronunciarmi sull'opportunità di tagliare alcune spese piuttosto che altre afferma De Silguy -. Dico soltanto che negli ultimi anni il successo dell'Europa - e la tenuta di questi giorni nei confronti della crisi russa ne è una ulteriore conferma è senza dubbio dovuto alla perseveranza nella riduzione del deficit. E intendo rifermi in particolare modo all'Italia: proprio adesso che stiamo dando l'impressione di essere un'isola di stabilità quando quasi ovunque imperversa la bufera, non possiamo assolutamente abbassare la guardia». «La politica di rigore - continua il commissario europeo per gli affari monetari va perseguita senza deviazioni per non vanificare i risultati ottenuti, e ricorrendo di volta in volta a tutti gli interventi necessari». Alla domanda se in Italia ci siano margini per una riduzione della pressione fiscale, il commissario europeo risponde affermando che «oggi la priorità è quella della contemporanea riduzione del deficit e del debito pubblico; un obiettivo naturalmente legato al fisco». «Sul fronte del deficit - sostiene De Silguy - se si vogliono diminuire le tasse, e cioè le entrate dello Stato, bisogna prima trovare il modo di tagliare le spese. Il che significa, quasi sempre, razionalizzare lo stato sociale. Per quanto riguarda il debito, è ovvio che, se non lo si riduce, ci sarà sempre la necessità di nuove tasse per finanziarlo». «Il calo della pressione tributaria - conclude il commissario - è dunque ragionevole solo se accompagnato da una politica di risanamento dei conti pubblici». Ir. i.] Yves De Silguy