L'Arma arruola il computer di Fabio Pozzo

L'Arma arruola il computer «Ma la macchina per scrivere non finirà nelle soffitte delle caserme» L'Arma arruola il computer // maresciallo che ispirò Soldati: aiuterà SESTRI. Addio vetusta macchina per scrivere. Anche nella più piccola delle 5400 stazioni dei carabinieri vince il computer. Ne sono già stati distribuiti 10 mila, è in corso in questi giorni la consegna di una fornitura di 13 mila, entro fine millennio l'Arma ne avrà in dotazione altri 16 mila. Attualmente un carabiniere su tre ha a disposizione un «pc». Fissi e portatili, con modem, scanner per foto e documenti, stampante laser e dettatore di voce in parlato continuo. Una rivoluzione telematica, coordinata dall'Ufficio Informatica del Comando generale, che investirà tutti i reparti dell'Arma, dalla stazione alla divisione, che nel frattempo sono già approdati anche su Internet, col sito «carabinieri.it». Ma come viene vista questa corsa verso il futuro da colui che può esser considerato il maresciallo per antonomasia? Salvatore Careddu, classe 1936, in congedo dal '96, è il sottufficiale che ha ispirato Mario Soldati per i suoi celebri «Racconti». Maresciallo Careddu, quanti verbali avrà redatto in quarant'anni di carriera? «Migliaia» E sempre con la macchina per scrivere... «E con cosa, sennò? La macchina per scrivere è stata uno dei nostri ferri del mestiere». Ora ogni stazione sarà dotata di personal computer. «Visti i tempi, va benissimo. Anche l'Arma si modernizza. Dubito però che le macchine per scrivere scompariranno dagli uffi¬ ci». Una svolta importante, non crede? «Ricordo una frase dell'onorevole Luciano Violante, che incontrai al Salone del libro di Torino. Mi disse: "Vede, maresciallo, la criminalità è organizzata, ma sovente lo Stato non lo è altrettanto per combatterla. Per questo occorre organizzarci". Anche il personal computer rientra in questo cammino». Crede che qualche suo ex collega si troverà in difficoltà? «Ormai le nuove generazioni nascono e crescono nell'era del computer, e quindi i giovani carabinieri non avranno problemi. Forse proveranno un po' d'impaccio quei miei ex colleghi prossimi al congedo. Ma succede in tutti i posti di lavoro, mica solo nell'Arma». L'attività investigativa non può fare più a meno del computer. Prenda il caso del presunto serial killer della Liguria, Donato Bilancia, incastrato dall'esame del Dna. «Ha detto bene, anche del computer. Perché dietro questi successi dell'Arma c'è sempre l'investigatore. L'uomo». Sì, va bene, ma anche i computer adesso hanno il loro ruolo, non crede? «No, guardi, mi lasci dire. Oggi nelle indagini complesse ci si serve delle tecnologie d'avanguardia. Giustamente, anche se spesso s'interrogano più i tecnici di laboratorio che i testimoni. Ma si ricordi che i mezzi più sicuri d'indagine restano le illimitate risorse del ragionamento, dell'immaginazione e dell'intuizione». Fabio Pozzo «Però senza intuito la tecnologia non basta per stanare la criminalità» Il computer arriva nelle 5400 stazioni di carabinieri sparse in tutta Italia: sfratterà la macchina per scrivere

Persone citate: Careddu, Donato Bilancia, Luciano Violante, Mario Soldati, Salvatore Careddu

Luoghi citati: Italia, Liguria, Torino