Rapisce il figlio affidato ad un istituto

Rapisce il figlio affidato ad un istituto La nonna era andata a trovare il piccolo, l'uomo l'ha minacciata con un coltello Rapisce il figlio affidato ad un istituto Cuneo, il padre temeva che il bimbo venisse adottato CUNEO. Stravolto dall'incubo di perdere il figlio e vederlo affidato definitivamente a una nuova famiglia, ha scavalcato una finestra ed è entrato nell'istituto provinciale per l'infanzia in pieno centro a Cuneo, dove il bimbo, di 15 mesi, si trovava da alcune settimane, su ordine del tribunale dei minori, e lo ha portato via. Nella camera con il bambino c'era la nonna, con la quale il piccolo stava giocando. L'uomo l'ha affrontata con un coltello e minacciata, perché lo lasciasse fare. Così, in una manciata di minuti, un uomo sui 30 anni - disoccupato, con problemi di droga alle spalle - ha rapito il figlio fuggendo a bordo di un'utilitaria bianca, insieme alla madre del piccolo, sua convivente. La polizia li sta cercando ovunque: gli agenti hanno controllato tutto il quartiere e le strade d'accesso alla città. Quindi le pattuglie hanno raggiunto l'abitazione della coppia, in un paese delle vallate del Cuneese, ma non hanno trovato traccia. Le ricerche sono così state estese a tutto il territorio nazionale. Il decreto del Tribunale dei minori risale a un paio di mesi fa. Nonostante programmi di recupero, i genitori del bimbo (figlio unico) - secondo i giudici - non sarebbero tuttora in grado di garantire educazione e dignitose condizioni di vita al proprio figlio. Di qui l'affidamento all'istituto di Cuneo. In precedenza il bimbo e la mamma erano stati ospiti di una comunità fuori provincia. Per il padre è stata avanzata l'ipotesi di reato di sottrazione d'incapace. Il «rapimento» è avvenuto l'altra mattina. L'uomo ha varcato la cancellata dell'edificio, di fronte al palazzo dei Licei. Poi è entrato nella struttura scavalcando un muretto e una finestra. Si è diretto verso la camera del piccolo. Quel giorno l'uomo non avrebbe potuto entrare, perché la visita era riservata alla nonna materna. Ha agito in fretta, con la paura di essere scoperto dal personale di sorveglianza e «immortalato» dallo telecamere dell'ingresse. Con il figlio in braccio è uscito sempre dalla finestra e si è diretto in strada, dove lo aspettava la convivente. Gli inquirenti hanno interrogato la nonna per ricostruire ogni fase del blitz: l'anziana ha escluso con fermezza di essere stata d'accordo con la coppia. Gli inquirenti, poi, hanno sentito tutto il personale in servizio l'altra mattina. Intendono capire come l'uomo sia riuscito a entrare, eludendo i sistemi di sorveglianza. Gianpaolo Marro

Persone citate: Gianpaolo Marro

Luoghi citati: Cuneo