«Anche Caselli indagò»

«Anche Caselli indagò» «Anche Caselli indagò» // dj: conto misterioso a Palermo OSCE RIVELAZIONI DELLA RADIO ANTI-STROZZINI SANT'ARCANGELO (Potenza) DAL NOSTRO INVIATO «Oggi, se Dio vorrà, il sole si chiude alle 19 e 58...» Buongiorno alle gentili ascoltatrici e agli amici ascoltatori di Basilicata Radio Due: Lupo Solitario vi parla da questo buco di una stanza, nel paese dell'usura, da Sant'Arcangelo di Lucania, che ha già demonizzato un cardinale e chissà che cosa farà ancora. Sono le ore 11,30, suonano le campane della piccola chiesa e Filippo D'Agostino è tornato al lavoro, con la sua ossessione. «Ben alzati, ben ritrovati, ben sintonizzati sulle nostre frequenze...». Oggi, Lupo Solitario chiamerà un'usurata di Matera che gli ha lasciato un messaggio in segreteria: lavora anche lei in un'antenna privata, che si chiama Radio Duemila e ha una sua storia da raccontare. Il centralino di D'Agostino è diventato una sorta di numero verde antiusura, chiamano da tutta la Basilicata e denunciano tutti le loro storie e la loro paura. Bisogna stare attenti, però. L'Italia è un Paese che insegue l'onda, ci corre sopra. Il povero cardinale ormai lo stanno trasformando in diavolo: se è stato solo ingenuo, alla fine l'avrà pagata cara l'imprudenza. Per Lupo Solitario, è diverso. La sua ormai è una crociata, è un'ossessione. Parla e accusa: «Forse per capire quanto sta accadendo adesso, bisogna andare in- dietro, magari bisogna andare a Palermo. A me risulta che la procura di Palermo si è già interessato al cardinale Giordano». E chi gliel'ha detto? «Confidenze. Hanno fatto un'indagine su conti abbastanza strani». Ma lei è così sicuro che siano confidenze attendibili? «Non so, faccio solo delle valutazioni. I fatti hanno finora dimostrato che tutte le confidenze arrivate da quella fonte erano giuste». Non le sembra di esagerare? Possibile che il cardinale Giordano descritto come un santo a Napoli anche da alcuni non cattolici, stimato da Bassolino e da altri, sia un diavolo al suo paese? «Anche a me certe cose sembravano esagerate. E difatti quando mi dettero quell'informazio¬ ne, mi dettero anche un numero di conto. Allora io non l'avevo trascritto, perché non ci avevo creduto. Adesso, ci ripenso. Perché non vi informate?». Ma perché Caselli avrebbe dovuto indagare sui conti di un cardinale di Napoli? Non ha senso. «Non lo so. Mi dissero che c'era un suo conto strano su cui andavano ad effettuarsi strane operazioni». Lupo Solitario ha la voce sempre più stanca, e sempre più strascicata. «Le notizie sono la mia arma, sono la mia vita», dice. Adesso che gli hanno anche dato la scorta, avrà meno paura e sarà ancora più terribile. State attenti a Lupo Solitario. Dalla sua tribuna non si ferma un attimo, giorno e notte ventiquattr'ore di seguito, inseguendo la musica e le informazioni. Ma quest'inchiesta rincorre le voci e le storie. Hanno già parlato di un secondo conto del cardinale ed è stato smentito, hanno tirato fuori i fondi neri e stanno per essere smentiti. Anche l'imprenditore Domenico Siviglia, portato dentro per il filone che seguiva il riciclaggio dei soldi, è fino adesso del tutto estraneo. E allora? Dov'è la verità? «La verità è che qui in Basilicata ci sono migliaia di persone che vengono soffocate dagli strozzini. Io sto dalla loro parte, perché sono un disgraziato come loro». Per questo, dice, Lupo Solitario non molla. Alla radio, dall'altra parte, c'è Mariella Perai, da Matera, usurata anche lei: «Ma dove sono questi preti che ci aiutano? Qui il prete antiusura è don Basilio Cavazzeni. E quando io sono stata male, non mi è servito a niente...» Il telefono squilla, non sta zitto un attimo. Fatevi avanti. C'è tutta la notte per parlare con Lupo Solitario. tp. s.] Lupo Solitario ora vive sotto scorta e continua a raccogliere storie di vittime d'usurai «In Basilicata ci sono migliaia di persone che vengono soffocate dagli strozzini. Io sto con loro, sono un disgraziato anch'io» Mario Lucio Giordano, fratello del cardinale di Napoli, Michele Sopra l'agenzia del Banco di Napoli di Sant'Arcangelo (Potenza) la banca dove è stato direttore Filippo Lemma, arrestato con l'accusa di usura insieme al fratello del cardinale In alto l'arcivescovo di Napoli, Michele Giordano Voci non confermate parlano di un possibile interrogatorio del presule martedì, in procura a Lagonegro