Gheddafi «Londra tentò di uccidermi» di E. St.

Gheddafi «Londra tentò di uccidermi» «Datemi i killer» Gheddafi «Londra tentò di uccidermi» TRIPOLI. Dopo aver ottenuto da Usa e Gran Bretagna che i due accusati per la strage di Lockerbie vengano processati in un Paese terzo, Muhammar Gheddafi chiede ora di negoziarne la consegna, e rilancia. In un'intervista alla tv libica, il colonnello ha parlato di un complotto dei servizi segreti britannici per ucciderlo e del bombardamento di Tripoli, ordinato da Ronald Reagan nel 1986, dicendo che i due casi dovrebbero essere trattati come la strage di Lockerbie. «Come posso parlare di Lockerbie e dimenticare il tentato omicidio che venne organizzato dai servizi di sicurezza inglesi e di cui ho testimonianze certe?», ha detto il colonnello, sostenendo di avere registrazioni ed altre prove del complotto, ordito dall'allora premier John Major, e annunciando che chiederà a Londra la consegna dei responsabili: «Se lo faranno bene, altrimenti la Libia seguirà le vie legali internazionali e porterà tutta la vicenda al Consiglio di sicurezza dell'Onu». Londra ha subito smentito: «Non c'è niente di vero», ha detto un portavoce. Ma è stato David Shayler, ex agente del controspionaggio britannico in forza alla sezione Libia, a dire che i servizi segreti avevano commissionato nel '96 un attentato anti-Gheddafi a un agente arabo. Shayler è stato arrestato in Francia su richiesta di Londra. [e. st.]

Persone citate: David Shayler, Gheddafi, John Major, Muhammar Gheddafi, Ronald Reagan, Shayler

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Libia, Londra, Tripoli, Usa