Le mille miglia del leader Pds

Le mille miglia del leader Pds Finite le vacanze a bordo di Ikarus, i record del segretario della Quercia Le mille miglia del leader Pds MILLE miglia a vela a sfiorare le assolate coste croate: le rocce scavate dal vento, la sabbia candida delle isole spruzzate di rari cespugli. Tre settimane a disegnare rotte spumeggianti nel mare Adriatico: D'Alema ha finito due giorni fa la vacanza in barca a vela sul suo 14 metri Ikarus con la moglie, i figli (Francesco di 7 anni e Giulia di 10 anni) e gli amici. Ultime tappe da Dubrovnik a Otranto, per fare rifornimento, poi ancora a vela fino a Santa Maria di Leuca fino alla darsena Fontanelle a Gallipoli dove il leader dei Ds ha lasciato la barca all'ormeggio. Sono tanti 1850 chilometri, un'infinità: significa che Ikarus ha navigato per gran parte del tempo, con vento a favore. Vacanza sportiva, tutta dedicata alla navigazione. L'estate del comandante d'Alema era incominciata all'Isola d'Elba con il raduno dei velieri miliardari costruiti dal cantiere Baltic, come Ikarus. Eleganti e raffinate, sono fra le più belle barche che costellano il Mediterraneo. E la comparsa del leader della Quercia nell'esclusivo club dei Baltic aveva fatto scalpore. Si dice che a Portofino, un socio in doppiopetto di un importante circolo nautico abbia esclamato: «Un comunista su un Baltic? Io mi dò all'alpinismo!». Alla fine però quelli che storcevano il naso si sono dovuti ricredere, per dare il benvenuto a un politico che capisce di navigazione e sa anche quanto sono assurde certe regole e balzelli contro i diportisti. E l'armatore dal baffo nervoso come velista ha dimostrato di saperci fare: va per mare da 35 anni e pare che non sia proprio miliardiario visto che la sua barca ha vent'anni e l'ha presa in società con alcuni amici (350 milioni è la stima più sussurrata). Lui sa il fatto suo: ha vinto tutto quello che c'era da vincere, alla Baltic Cup e anche altrove. I maligni dicono che non è tutta farina del suo sacco. A bordo, in regata, porta con sé velisti qualificati. Ma è un'abitudine molto diffusa fra gli armatori. Al suo fianco, come tattico c'è Paolo Semeraro due volte olimpionico Finn il quale, con il fratello Marco (campione italiano J24), gli ha fornito un bel corredo di vele Banks: tre genoa, una randa e uno spinnaker in kevlar thermococque (incollate a caldo). Come navigatore c'è Giuseppe Carnevali (campione italiano di Fireball) che ha dato a Ikarus un cervello elettronico superdotato: «Oltre alla normale strumentazione - dice Carnevali - abbiamo installato un sistema che consente di ottimizzare la rotta. Due serie di sensori controllano le condizioni del vento; trasmettono i dati ad un computer che elabora le informazioni per prendere la rotta migliore. La prima regata che abbiamo vinto, con Ikarus a Riva di Traiano, è stato per merito di questo sistema». E il segretario è un bravo comandante, anche senza computer? Dicono di sì. E pare che il mare lo faccia diventare meno scontroso. Tutti concordano nel sottolineare le capacità marinare e la competenza della moglie. «Lui - rivela Carnevali - ha un carisma particolare che gli deriva anche dall'esperienza. Fa circa settecento miglia all'anno, ama stare al timone, ma non evita lavori umili, come spedare un'ancora impigliata sul fondo marino o riparare il sistema idraulico. E' flemmatico e non si arrabbia mai. Ha una voglia di navigare spropositata. Quando gli hanno consegnato la barca a Viareggio c'era mare forza otto: non era prudente uscire. Molti avrebbero rinunciato, ma lui aveva soltanto quel giorno libero, per fortuna, perché ci siamo molto divertiti». Irene Cablati Il segretario del Pds Massimo D'Alema a bordo del suo 14 metri Ikarus

Persone citate: Banks, Carnevali, D'alema, Giuseppe Carnevali, Paolo Semeraro, Riva, Traiano

Luoghi citati: Fontanelle, Gallipoli, Otranto, Portofino, Viareggio