Trovata l'auto dell'alpinista
Trovata l'auto dell'alpinista La Golf era parcheggiata all'interno del Gran Paradiso: anche un elicottero per le ricerche Trovata l'auto dell'alpinista Ma di Giuseppe ancora nessuna notizia GIAVENO. Eccola, la Volkswagen Golf di Giuseppe Gioana. E' stata ritrovata ieri nel Parco del Gran Paradiso. Era parcheggiata, chiusa a chiave, nei pressi del lago Teleccio: interni in ordine, nulla fuori posto. Dunque è partito di qui l'escursionista di Giaveno, un esperto alpinista di 34 anni, di cui non si hanno notizie da giorni. E adesso è qui intorno che si concentrano le ricerche nei volontari, nella speranza di trovare Giuseppe prima che sia troppo tardi. E' una corsa contro il tempo. A dare l'allarme è stato il custode del bacino artificiale. La mobilitazione generale è così scattata nella tarda serata di giovedì. Poco prima di mezzanotte gli uomini del soccorso alpino Val Sangone, con volontari e amici di Giuseppe, sono partiti con diverse auto verso Ceresole Reale, e in particolare la valle di Piantonetto. Poi, ieri, alle prime luci dell'alba, sono riprese le ricerche, in collaborazione con le guide della zona, l'elicottero e il gruppo cinofilo. Le operazioni sono apparse difficili per il cattivo tempo. Durante le perlustrazioni è stato raggiunto anche il rifugio Pontese, senza però ottenere degli elementi utili. Giuseppe Gioana sembra sparito nel nulla. E nonostante tutti i sentieri siano stati battuti, del noto alpinista della Val Sangone non c'è la minima traccia. Col passare delle ore aumentano le preoccupazioni e la paura che Giuseppe sia scivolato su un mas¬ so, o caduto in un anfratto roccioso. Forse è da qualche parte ferito. Non può muoversi, ha bisogno di aiuto. Nella casa dei genitori, in via Coazze 180 a Giaveno, c'è la sorella Barbara, sempre pronta a telefonare per gli aggiornamenti sulle ricerche e nei momenti di pausa è in attesa vicino all'apparecchio con la speranza che giunga la buona notizia del ritrovamento. L'escursionista della Val Sangone era partito dalla sua villa di via Coazze verso le 6 di mercoledì scorso. Nella serata di martedì si era recato dai genitori per prepararsi alcuni panini, ma nel salutarli non ha rivelato il luogo del suo itinerario. La famiglia Gioana, fino nella serata di giovedì non si è preoccupata minimamente, anche perrché sapeva che in caso anche di un minimo ritardo il loro ragazzo avvisava telefonicamente. E proprio quel giorno Giuseppe aveva solo preso un paio di scarponi, un k-way e lo zaino, con il minimo indispensabile. Nel garage è rimasta tutta l'attrezzatura per le imprese più difficili: corde, ramponi, imbragatura e piccozza. Per un esperto alpinista come Giuseppe Gioana quel tratto di montagna prescelto per l'escursione non è minimamente pericoloso e non presenta particolari insidie. In ogni caso il ragazzo non ha mai cercato il rischio e in caso di gravi difficoltà sapeva anche rinunciare all'impresa. Giuseppe Maritano E' una disperata corsa contro il tempo E le condizioni meteo sono sfavorevoli Nella foto grande, un gruppo di volontari perlustra il Soana. A sinistra, Giuseppe Gioana, alpinista di Giaveno scomparso da martedì e, a fianco, Piero Viale, di Borgaro
Persone citate: Gioana, Giuseppe Gioana, Giuseppe Maritano, Piero Viale
Luoghi citati: Borgaro, Ceresole Reale, Giaveno
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