Alpinista vittima del Cervino

Alpinista vittima del Cervino Precipitato da 30 metri lungo la via normale, è spirato in ospedale dov'era giunto in gravissime condizioni Alpinista vittima del Cervino Aveva 46anni, espiantatigli organi AOSTA. E' morto intorno alla mezzanotte di giovedì Oscar Giuseppe Bissacco, 46 anni, di Torino, ricoverato nel Reparto di rianimazione dell'ospedale di Aosta: due giorni prima era stato vittima di una rovinosa caduta di quasi 30 metri lungo la via normale per il Cervino, a quota 4000. Le condizioni dell'uomo - residente a Torino in una elegante palazzina sul Lungodora Voghera erano subito apparse estremamente gravi, Bissacco era stato immediatamente trasferito nel reparto di Rianimazione. Ieri mattina, la moglie e la sorella sono arrivate ad Aosta e hanno dato il loro consenso per il prelievo di organi: il cuore e un rene sono stati portati alle Molinette di Torino, il fega- to a Bologna e l'altro rene a Firenze. «Il gesto dei familiari è stato molto importante, ha infatti consentito di aiutare altre persone spiega Sandro Alloatti, primario dell'Unità operativa di nefrologia e dialisi dell'ospedale di Aosta -. Oltre alla generosità dei parenti, vorrei sottolineare che si è prodotto un gran lavoro di coordinamen¬ to per poter riuscire nell'operazione». Equipe di medici sono partite da Torino e da Bologna per l'intervento avvenuto ieri alle 9 e concluso dopo 3 ore. «Soprattutto per il cuore, è importante che tutto avvenga in tempi estremamente ristretti - spiega ancora il primario Alloatti -. Per questo è fondamentale riuscire a coordinare gli interventi chirurgici e il trasporto. Bisogna mobilitare tante persone e non è facile, soprattutto di notte». Il cuore dell'alpinista torinese è stato trasportato in ambulanza fino all'aeroporto, poi in elicottero fino a Torino, dove è avvenuto il trapianto. Per gli altri organi, invece, è stato sufficiente il trasporto in ambulanza. La sciagura si era verificata nel¬ la prima mattinata di mercoledì: in coma per trauma cranico, le speranze di salvare l'alpinista erano apparse minime fin dall'inizio. Oscar Bissacco era caduto mentre saliva in compagnia di un amico verso la vetta del Cervino percorrendo il «Mauvais pas» - a 3900 metri - un passaggio sulla via «normale» definito dalle guide «abbastanza impegnativo». L'uomo, legato con le corde di sicurezza, era scivolato su una placca di ghiaccio battendo violentemente contro le rocce: il corpo era rimasto appeso alla parete, inerte, trattenuto dalla fune che ancora lo legava al compagno di scalata. A dare l'allarme, gli alpinisti lombardi di un'altra cordata: sono stati loro che hanno chiamato il 118 servendosi di un telefono cellulare. L'elicottero è arrivato in pochi minuti, il medico a bordo e le due guide hanno lavorato a lungo per trasportare l'alpinista a bordo del velivolo della Protezione civile. Una volta in ospedale, la visita radiografica e il trasferimento nel reparto di Rianimazione. Ma il destino dello sfortunato alpinista era segnato. [1. e.) Oscar Bissacco è morto percorrendo il «Mauvais pas» del Cervino

Persone citate: Alloatti, Bissacco, Oscar Bissacco, Oscar Giuseppe Bissacco, Sandro Alloatti

Luoghi citati: Aosta, Bologna, Firenze, Torino