l'Italia di Zoff fa la rivoluzione

l'Italia di Zoff fa la rivoluzione Convocazioni a sorpresa per il Galles: la prima volta di Bachini, Giannichedda e Serena l'Italia di Zoff fa la rivoluzione Bocciati Pagliuca e Costacurta, fiducia a Fresi Altro che piccoli passi e modiche scosse di assestamento. Dino Zoff traccia il solco fin dalla prima semina. Il simbolo della svolta è Salvatore Fresi, preferito ad Alessandro Costacurta, il più illustre degli epurati, seguito, a ruota, da Gianluca Pagliuca. I giocatori sono ventidue, e un solo reparto non ò stato in pratica toccato rispetto alla gestione cesaroniana: l'attacco. Si ricomincia da Baggio e Del Piero. A centrocampo, spazio a Bachini e Giannichedda, i giovani boy-scout svezzati da Zaccheroni. Aveva detto, Zoff: per il Galles, non aspettatevi rivoluzioni. Costretto a muoversi al buio, senza nemmeno l'appiglio di un turno di campionato, il neocitì ha cercato di mescolare le esigenze spicciole legate all'immanenza di una partita ufficiale con la volontà di portarsi avanti nel lavoro. In attesa delle scelte che ne caratterizzeranno la gestione, ecco un preciso indirizzo e, soprattutto, una missione cui metter mano col coraggio esplorativo di chi non vuole negarsi nulla. Andiamo con ordine. Portieri. Angelo Peruzzi scese dai Mondiali per un subdolo strappo ai gemelli. Smaltito l'infortunio, si riappropria del ruolo e del rango. Con lui, l'erede designato: Gianluigi Buffon, vent'anni. Pagliuca s'inchina all'età, Toldo al talento. Difesa. Fresi si era perso, quando Cesare Maldini aveva deciso di investirci tempo e pazienza. Di qui, l'inevitabile rimozione. Zoff non pensa al libero staccato, ma a un 4-4-2 elastico. Costacurta è la sicurezza del passato, Fresi, viceversa, un rischio, una scommessa. Michele Serena avvicenda Paolo Maldini, infortunato. Rispunta Panucci, ritorna Iuliano, precettato da Cesare in occasione di Italia-Paraguay, e poi scaricato. Dall'oblio riemerge Negro, che piaceva a Sacchi ma non a papà Maldini. Del pacchetto mondiale non restano, così, che Cannavaro, Pessotto e Torricelli. Centrocampo: Bachini (23 anni) è un esterno di sinistra, Giannichedda (24) uno straordinario motorino d'avviamento. Novità in assoluto. Aria fresca. Si rivede Di Francesco, ma soprattutto Fu- ser. Ad assicurare la continuità operativa, provvedono Albertini, Dino Baggio e Di Biagio. Fuori Di Matteo, Di Livio e Moriero. Nulla è definitivo, ci mancherebbe, ma tutto può essere indicativo. Attacco. Lo stesso quintetto con il quale Cesarone, complice l'improvvisa defezione di Ravanelli, aveva affrontato la spedizione mondiale. Due prime punte (Inzaghi, Vieri), più Del Piero, Ro¬ berto Baggio e Chiesa. Non sono pochi i nodi già sciolti, o comunque tatticamente in via di soluzione. Rimane, però, quello più suggestivo e popolare: Del Piero o Roberto Baggio. Non è escluso che Zoff ci lavori sopra, anche se in cuor suo predilige, come Maldini, la più classica delle coppie. Nesta, Paolo Maldini, Ferrara e Cois sono indisponibili. Se Costacurta ha 32 anni, Bergomi a di¬ cembre ne compirà 35. La legge dell'anagrafe sconsiglia i compromessi, soprattutto all'alba di un ciclo. Zoff sa che cosa lo aspetta: una rotta da correggere, non da invertire. Resa nota intanto la terna arbitrale per il match col Galles, sabato 5 settembre alle 19,45 a Liverpool: sarà norvegese, arbitro Terje Hauge, assistenti Arild Sundet e Ole Herman Borgan. [ro. be.] SI RIPARTE DA QUESTI VENTIDUE PORTIERI Buffon (Parma); Peruzzi (Juventus). DIFENSORI Cannavaro (Parma); Fresi (Inter); Iuliano (Juventus); Negro (Lazio); Panucci (Real Madrid); Pessotto (Juventus); Serena (Atletico Madrid); Torricelli (Fiorentina). CENTROCAMPISTI Albertini (Milan); Bachini (Udinese); Dino Baggio (Parma); Di Biagio (Roma); Di Francesco (Roma); Fuser (Parma); Giannichedda (Udinese). ATTACCANTI Roberto Baggio (Inter); Chiesa (Parma); Del Piero (Juventus); Inzaghi (Juventus); Vieri (Lazio). Dino Zoff (nella foto) ha lasciato a casa anche Ravanelli e Casiraghi ma dovrà scegliere tra Robi Baggio e Del Piero