Rinviato il consiglio delle Poste

Rinviato il consiglio delle Poste «No» del Tesoro Rinviato il consiglio delle Poste ROMA. Slitta alla seconda metà di settembre il consiglio d'amministrazione delle Poste Italiane, che avrebbe dovuto varare il Piano industriale 1998-2002, premessa per risanare i disastrati conti della società. Causa principale del rinvio sarebbe la mancanza di un accordo tra il ministro del Tesoro, azionista della società, Carlo Azeglio Ciampi, e l'amministratore delegato delle Poste, Corrado Passera, sul finanziamento del Servizio Universale, ossia i servizi che finora le Poste hanno garantito a tutti e sull'intero territorio nazionale, dalla grande città al paesino in cima alla montagna. Una prestazione il cui onere, valutabile intorno a 1500 miliardi l'anno, Passera vorrebbe fosse coperto dal bilancio dello Stato. Una richiesta che però sembra trovare resistenze negli uffici di via Venti Settembre alle prese con le rigorose esigenze di bilancio, in vista della Finanziaria 1999. Una scelta comunque dovrà essere fatta entro febbraio, termine entro il quale il governo dovrà recepire una direttiva europea che pone due alternative: i costi per garantire il Servizio Universale dovranno essere coperti con le entrate dei servizi rimasti in monopolio (raccomandate, telegrammi e lettere tradizionali il cui recapito è però gestito anche dai privati) o con la costituzione di un apposito fondo alimentato da quote versate da tutte le aziende postali, pubbliche e private. Peraltro, il commissario europeo alla concorrenza, Karel Van Miert, ha già messo sotto osservazione i trasferimenti statali del Tesoro alle Poste. Una presa di posizione è intanto arrivata dalla Corte dei Conti che, nella sua ultima relazione, afferma che il servizio universale «va finanziato principalmente con la gestione dei servizi riservati postali e di quelli finanziari (conti correnti ndr), quest'ultimi da svolgere in piena osservanza della mormativa europea». Il Piano d'impresa, che avrebbe dovuto avere il definitivo via libera del cda il 2 settembre, aspetta quindi ancora il gradimento del Tesoro e, a quanto si apprende, ostacoli sembrano esserci anche nei dossier Servizi Finanziari sul cosiddetto Bancoposta. [Agi]

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Corrado Passera, Karel Van Miert, Passera

Luoghi citati: Roma