Falsi invalidi nel mirino di V. Cor.

Falsi invalidi nel mirino Si prepara la finanziaria: l'obiettivo è risparmiare 8000 miliardi Falsi invalidi nel mirino Riccometro più severo, tagli alla Sanità ROMA. Si riapre la caccia ai falsi invalidi, la campagna 1999 prevede centomila controlli su chi percepisce questo tipo di pensione: il risultato dovrebbe essere quello di recuperare oltre 200 miliardi, che si stimano percepiti senza diritto. E'una delle misure che dovrebbero essere inserite nel dispositivo della legge finanziaria, la cui presentazione avverrà entro settembre. Per quel che riguarda i tagli alla spesa la legge mette in conto un'economia complessiva di 8000 miliardi, la cui quota più massiccia sarebbe a carico delle spese dei ministeri. Seguono nella classifica dei tagli Poste, Ferrovie ed Enti locali. Ma il governo per far quadrare i conti pensa anche a recuperare almeno 8000 dei 40 mila miliardi di crediti contributivi che vanta l'Inps, di dare un giro di vite ai criteri del cosiddetto «riccometro» e di usare la scure sugli sprechi della Sanità pubblica. Altri soldi potrebbero essere recuperati se ci fosse il via libera alle nuove disposizioni per favorire la messa in regola del lavoro «sommerso», ma l'Unione Europea tiene la questione ferma nell'attesa di verificare ai^ il provvedimento contenga o no una qualche attenuazione delle regole della sicurezza sul lavoro. Parallelamente non convince tutti la soluzione di un condono a forfait per cancellare l'evasione fiscale e contributiva commessa in passato. Riguardo al «riccometro» non ci sono stime sui risparmi che si potrebbero ottenere ritoccando con maggior rigore i parametri di questo strumento fiscale, la linea, se le intenzioni saranno confermate, è quella di inasprire i criteri per determinare l'indicatore della situazione economica e, conseguentemente, mettere nuove soglie di accesso alle agevolazioni sociali. Parallelamente, con un'accelerata al sanitometro, si potrebbe economizzare sulla Sanità, anche se, per questo settore la linea più diretta da seguire pare preveda un graduale giro di vite su Usi, ospedali e altre strutture sanitarie che, per sprechi o inefficienze, superano regolarmente i tetti di spesa previsti: tutto ciò darebbe origine ad un risparmio pari a circa 1000 miliardi. Incidendo invece sulle spese giudicate superflue dei ministeri e degli enti locali si andrebbero a recuperare dai 2000 ai 3000 miliardi, mentre altri 3000 verrebbero dalle economie di Ferrovie e Poste. Di nuove tasse, assicurano dal governo, non se ne parlerà, ma non sarà improbabile veder lievitare alcune tariffe, come quelle di gas e trasporti. La prossima finanziaria metterà anche la parola fine alla vecchia liquidazione, la buonuscita che si percepisce a fine carriera. I dipendenti di aziende private potranno trasformare il «Tfr» in azioni che andranno ai Fondi pensione. L'effetto di questa misura è particolarmente atteso dagli operatori del mercato azionario, ma anche dalle imprese, visto che l'attuale ammontare delle liquidazioni maturate ammonta a circa 300 mila miliardi di lire. [v. cor.]

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