Armistìzio su Portofino

Armistìzio su Portofino Ronchi: «Misure attenuate solo temporaneamente». Ma gli amministratori liguri: «No, caduti molti divieti» Armistìzio su Portofino Cambiano i vincoli sulla riserva marina ROMA. Accordo temporaneo tra gli amministratori del Tigullio e il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi. Nello scontro durato più di tre ore ognuno sembra aver vinto la propria battaglia. Possibili modifiche al decreto saranno studiate da un comitato misto (tecnici regionali e ministeriali), mentre per la gestione della riserva marina di Portofino sarà il Consiglio di Stato a decidere. Per adesso la zona A (da Punta Torretta a Punta del Buco) rimarrà «off limits». Libero accesso ai natanti e alle barche (superiori anche ai sei metri di lunghezza), invece, nella riserva generale (a Sud del Monte di Portofino) e in quella limitata (da Punta Pedala alla Punta Portofino). Ma solo con l'autorizzazione della capitaneria di porto e fino alla «saturazione delle baie». Ovvero, il decreto Ronchi, che oggi entra in vigore, istituisce nella riserva marina il principio del numero chiuso. Entreranno poi in funzione le boe di ormeggio mentre sarà vietata la pesca non regolamentata. Volti sereni e soddisfatti al termine dell'armistizio. «In attesa di sapere chi dovrà gestire la riserva marina di Portofino tutto rimarrà come prima: qualsiasi divieto è caduto». Gli amministratori liguri giudicano, così, «molto positivo» il confronto e preannunciano che oggi non vi sarà una manifestazione di protesta, ma un corteo di barche festose. A pochi metri anche Ronchi è raggiante: «I vincoli di tutela sono stati solo attenuati in attesa che passi quest'estate». Visioni contrastanti. Potrebbe essere la quiete prima della tempesta. Su questo tema, in¬ fatti, permangono densi nuvoloni. Il patto firmato ieri è solo un compromesso. Il partito ambientalista (il ministro Ronchi e le associazioni del Wwf, di Legambiente e di Legapesca) e quello «conservatore» (i sindaci della costiera ligure, i parlamentari del Polo, ma anche voci dell'Ulivo come il presidente della Regione Liguria), rimangono ancora sul piede di guerra. Per gli amministratori, infatti, «il risultato raggiunto è solo un primo passo». Per il ministro Ronchi, invece, non ci sarà nessuna modifica del perimetro: «Il decreto non si toccherà più anche se il 15 settembre si riunirà un comitato misto per apportare ulteriori cambiamenti». Ma l'unica concessione probabile è l'apertura di un corridoio d'accesso nella zona di Porto Pidocchi. Ronchi, infatti, si dice disponibile solo ad aumentare il limite di velocità delle imbarcazioni (ora è di 10 nodi) nella riserva (ma solo per le navi passeggeri) e a permettere anche ai pescatori professionisti di Recco e Rapallo di immergersi nelle acque di Portofino, Santa Margherita e Camogli. Inoltre, la questione più spigolosa (la gestione della riserva marina) rimane irrisolta. Per gli amministratori liguri deve essere l'Ente Parco regionale ad occuparsi dell'area protetta. Il ministero dell'Ambiente, invece, trattandosi di riserva statale, intende costituire un organismo ad hoc. Vale a dire un consorzio con la Provincia di Genova, l'università e i pescatori. Per adesso, però, sarà la capitaneria di porto ad amministrare la riserva marina. Ieri sera, poi, è giunta una circolare del ministro che chia¬ risce ogni disposizione e che rende nulla l'ordinanza sospensiva del decreto firmata nei giorni scorsi dal contrammiraglio Eugenio Sicurezza. L'ultima parola spetterà comunque al Consiglio di Stato. L'intrigo, quindi, non è risolto. «C'è ancora molto da fare», afferma l'assessore ai parchi della Regione Liguria Egidio Banti. Molto più pessimista il presidente della giunta regionale Giancarlo Mori: «Il ministro continua nella sua azione centralista e statalista». Norme meno severe non bastano. E il futuro della riserva marina di Portofino resta ancora da decidere, [g. lam.] Rimane irrisolto il nodo della gestione A decidere sarà il Consiglio di Stato Previsto il «numero chiuso» delle barche contro la saturazione della baia La baia di Portofino: per oggi è previsto un maxi-corteo di barche

Persone citate: Edo Ronchi, Egidio Banti, Eugenio Sicurezza, Giancarlo Mori, Punta Torretta, Ronchi