Olocausto, Generali pagherà 180 miliardi
Olocausto, Generali pagherà 180 miliardi A patto che la somma sia accettata «da tutti» Olocausto, Generali pagherà 180 miliardi MILANO. Via libera del Consiglio di amministrazione delle Assicurazioni Generali all'indennizzo di 100 milioni di dollari (poco meno di 180 miliardi di lire) ai familiari delle vittime dell'Olocausto. Il Cda, riunito ieri a Milano sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha infatti approvato l'ipotesi di accordo sottoscritto lo scorso 19 agosto a New York, accordo che «prevede un impegno della compagnia, per quell'importo, a fronte della rinuncia negli Stati Uniti e altrove di ogni pretesa nei suoi confronti». Per diventare operativa, tuttavia, l'ipotesi di accordo dovrà «essere accettata e sostenuta da tutte le parti in causa». In questo caso le Generali parteciperanno comunque alla Commissione internazionale che verrà istituita per risolvere la questione delle polizze sottoscritte prima della seconda guerra mondiale, da persone successivamente deportate e vittime dell'Olocausto, e non ancora risarcite. Ma l'intervento finanziario del gruppo nella Commissione sarà limitato ad un contributo ai «soli costi di gestione». Se invece l'ipotesi di accordo non verrà accettata da tutte le parti in causa, «non avrà effetto». In questo caso, il Cda ha autorizzato sin d'ora le Generali a partecipare unicamente alla Commissione internazionale e ha sottolineato «la volontarietà dell'adesione e della permanenza nella Commissione, che sarà composta da rappresentanti di compagnie di assicurazione e di autorità di controllo europee da una parte, e da rappresentanti delle autorità di controllo statunitensi, delle organizzazioni ebraiche e dello Stato di Israele dall'altra». Il Cda ha inoltre «ribadito la completa estraneità» delle Assicurazioni Generali alla questione del risarcimento delle polizze. «Tale tematica, per quanto attiene alla Compagnia, non esiste poiché limitata esclusivamente ai Paesi dell'Europa centrorientale entrati nella sfera d'influenza dell'U- nione Sovietica nell'immediato dopoguerra, dove furono attuati provvedimenti di esproprio e di nazionalizzazione delle attività economiche private con il passaggio agli enti di Stato subentranti degli attivi della Compagnia e degli obblighi verso gli assicurati». Su questi temi il Cda «ha però voluto confermare la sensibilità sempre dimostrata da Generali e l'atteggiamento volto a tener conto delle aspettative delle vittime dell'Olocausto». [Ansa] '%SZM:: *£ITJv" "KT La sede delle Generali, a Trieste
Persone citate: Antoine Bernheim
Luoghi citati: Europa, Israele, Milano, New York, Stati Uniti, Trieste
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