Padoa Schioppo: l'Euro ci solverà di Guido Tiberga

Padoa Schioppo: l'Euro ci solverà Padoa Schioppo: l'Euro ci solverà «Un riparo contro gli attacchi speculativi» RIMIMI DAL NOSTRO INVIATO «L'Euro ci salverà». Tommaso Padoa Schioppa sbarca al Meeting di Comunione e Liberazione convinto di parlare a una platea di giovani, e invece si ritrova di fronte a un pubblico fatto soprattutto di bancari, operatori economici, semplici risparmiatori. «La crisi della Russia non avrà conseguenze drammatiche sulla nostra economia, in termini di povertà e di inflazione», li rassicura l'ex presidente della Consob, da giugno a Francoforte come consigliere della Banca centrale europea. «Sul piano economico - spiega - la Russia è un Paese poco più grande dell'Olanda. Un qualche rallentamento su scala europea ci sarà, ma gli effetti saranno meno gravi di quelli provocati dalla crisi asiatica: Mosca non esporta manifatture, ma soltanto materie prime. E i prezzi, in questo campo, sono in dollari: al riparo dall'inflazione...». A quattro mesi dall'entrata in vigore della moneta unica, continua Padoa Schioppa, la lira può stare tranquilla di fronte al crack della Russia: «Non credo che ci siano gli elementi per un attacco speculativo contro nessuna delle monete che faranno parte dell'Euro - dice -. Senza l'Euro, questa crisi ci avrebbe colpito molto più duramente, così come quella delle Borse orientali. Soltanto qualche anno fa, il crollo del rublo avrebbe provocato tensioni tra i vari Paesi europei». L'ombrello del'Euro, però, potrebbe anche non essere sufficiente: «Se un Paese dichiara unilateralmente di non poter far fronte ai propri debiti avverte Padoa Schioppa - allora si rompe il rapporto di fiducia tra i cittadini e l'economia. E oggi questo rapporto va al di là dei coimni nazionali: non ci sono soltanto i ricchi ad aver investito a Mosca. In tutta Europa migliaia di persone, attraverso le loro banche o i fondi pensione, hanno indirettamente portato i Joro risparmi nei titoli russi». I problemi, quindi, potrebbero arrivare in futuro: «La Russia è piccola se vista con le lenti dell'economia dice il rappresentante italiano nella Bce - ma resta un grande Paese: c'è il rischio di nuovi movimenti migratori. Quella russa è una crisi che va controllata da vicino: non dimentichiamo che Mosca è depositaria di una forte quantità di armi nucleari». Difficile fare previsioni. Impossibile dire se il ritorno al dirigismo che sembra prendere piede a Mosca possa portare a ima svolta: «E' evidente che la Russia deve ritrovare l'ordine politico ed economico. Deve ristabilire la fiducia e la sicurezza perdute - L'unica cosa che le decisioni deve risponde Padoa Schioppa al popolo di CI -. Ma la crisi si evolve di ora in ora: non siamo in grado di dire oggi quello che succederà lunedì sappiamo è che prenderle la Duma, e che il governo non è in grado di impegnare il Parlamento». Un ruolo importante potrebbe avere l'Europa, anche se la mancanza di un'unione politica limita il peso della sua azione: «Sull'Unione ho le mie idee - continua -. L'Europa deve svolgere un ruolo attivo attraverso gli strumenti di cui dispone. Ma la crisi russa è politica, oltre che economica. E allora è chiaro che il contributo attivo che può arrivare da questa Europa è minore. Questo comunque non è il compito della Banca centrale...». Resta il problema dei conimi della crisi, al di là delle reazioni istintive dei mercati. Se l'Italia - come assicurano la Bce e la Commissione europea - è sotto lo scudo protettivo della moneta unica, che cosa potrebbe succedere dove i mercati più deboli sono senza rete? Fmo a che punto il crack è circoscrivibile alla Russia e non arriverà, ad esempio, a travolgere le economie emergenti del Sudamerica? «Ho già detto che le previsioni sono impossibili - frena l'ex presidente della Consob -. Sappiamo che l'America Latina ha fatto grandi progressi sul piano della stabilità economica, finanziaria, monetaria e politica. Questo lascia ben sperare, anche se in ima situazione di finanza "globale" come quella attuale il rischio di contagio esiste sempre». Guido Tiberga Tommaso Padoa Schioppa ex presidente della Consob è ora consigliere della Banca centrale europea

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