Il G7 avverte il Cremlino di Maurizio Molinari

Il G7 avverte il Cremlino «La soluzione della crisi è nelle vostre mani». Prodi: serve un coordinamento internazionale Il G7 avverte il Cremlino «Rispettategli accordi delFmi» ROMA. I Paesi europei del G7 intervengono nella crisi finanziaria che sta travolgendo la Russia e affermano di voler aiutare Boris Eltsin, ma chiedono a Mosca di rispettare gli impegni per le riforme presi con il Fondo monetario internazionale perché, come sostiene il presidente del Consiglio Romano Prodi, «è necessario il coordinamento internazionale per superare la tensione sui mercati». Una girandola di telefonate fra i leader europei nelle ultime 36 ore ha preparato il passo compiuto ieri da Italia, FranI eia, Germania e Gran Bretagna, che hanno formalmente invitato il premier russo designato Viktor Chernomyrdin a «non abbandonare il cammino delle riforme» perché «la soluzione della crisi è nelle mani della Russia». L'appello, sotto forma di lettera, è giunto ieri al termine dell'incontro svoltosi a Hourtin, in Gironda, dove il ministro dell'Economia e delle Finanze francese, Dominique Strauss-Kahn, ha ospitato gli omologhi britannico, Gordon Brown, tedesco, Theo Waigel, e italiano, Carlo Azeglio Ciampi. Nel testo indirizzato al Cremlino si afferma che «la completa attuazione delle riforme concordate con il Fondo monetario internazionale è la via migliore per una crescita duratura e per la stabilità sociale della Russia». E dunque «è solo in tal modo che potrà essere ripristinata la fiducia sui mercati». Annunciando la presa di posizione europea, il francese Strauss-Kahn ha ribadito che «è nelle mani della Russia» la soluzione all'attuale fase di crisi politica e finanziaria, dicendosi certo che Mosca «saprà prendere presto le decisioni necessarie». A tale proposito il ministero del Tesoro ha invitato la Russia a «riprendere il programma di riforme in stretto coordinamento con il Fini, che ha stanziato in luglio un pacchetto di aiuti di circa 22.6 miliardi di dollari». Insomma, si fa notare in via XX Settembre, «sta alle autorità russe adempiere agli impegni presi per poter utilizzare il pacchetto stesso». E i quattro partner europei indicano al nuovo premier designato anche qual è il passo più urgente: «Riorganizzare il sistema tributario sia per consentire solide basi alle entrate pubbliche sia per dare più stabilità al sistema finanziario». Il vertice in Gironda si era concluso da poco quando Romano Prodi affermava la «necessità di forte coordinamento su scala internazionale per superare l'attuale momento di tensione sui mercati finanziari e per garantire nel modo più adeguato le prospettive di crescita delle economie reali». Prodi ha tenuto inoltre a sottolineare «la forte tenuta delle monete che partecipano agli accordi del Sistema monetario europeo e, ancor più, a quelle, lira compresa, che daranno vita alla nuova moneta unica». Sono state Germania e Francia a spingere per recitare quello che Theo Waigel ha chiamato - intervenendo al congresso della Csu a Monaco un «ruolo attivo» pretendendo da Chernomyrdin «riforme strutturali come precondizione per nuovi aiuti dal Fondo monetario». E' lo stesso Helmut Kohl, cancelliere del Paese più esposto per i crediti concessi alla Russia, a togliere ogni dub¬ bio sulla scelta di fondo, concordata al telefono con Jacques Chirac e Bill Clinton: «La situazione è critica e pesante ha detto al Berliner Zeitung ma noi possiamo aiutare solo se sappiamo che vi è un programma molto chiaro con obiettivi promettenti. E Chernomyrdin lo sa benissimo». «Ciò che conta è che la Russia ritrovi stabilità» aggiunge Kohl, a prescindere dalla presenza o meno dei comunisti nel governo. Piena la sintonia anche col britannico Tony Blair: «Le riforme sono vitali per la Russia. Solo così si potranno affrontare le conseguenze e le cause della crisi». Adesso gli europei aspettano una risposta dal Cremlino, non nascondendosi comunque - come fanno notare fonti diplomatiche «che per Viktor Chernomyrdin, da sempre uomo dei poteri forti, non sarà certo facile proseguire sulla strada delle riforme iniziata dal defenestrato ex premier Kirienko». Maurizio Molinari Kohl: ciò che conta è che la Russia ritrovi stabilità Tiene l'area Euro In Gironda summit dei quattro grandi Inghilterra, Italia Francia e Germania " min'str° c'e"e f|nanze tedesco Theo waìgei