Fazio e limiti ok, la Domenica è ko di Maurizio Costanzo

Fazio e limiti ok, la Domenica è ko Sondaggio di «Gente Money» su 150 pubblicitari: a Ingrassia la maglia nera Fazio e limiti ok, la Domenica è ko «Per vendere in tv ci vuole Orietta Berti» ROMA. Basta con «Domenica In» e «Maurizio Costanzo Show». Sì a Fazio e Limiti. Sarà per il ripetersi incessante delle edizioni dei due programmi, ma un pubblicitario su cinque (19 per cento) non ha dubbi: dice basta a «Domenica In», mentre il 16 per cento spera nella fine o magari in un cambiamento della formula del «Maurizio Costanzo Show». Promosso invece il programma di Italia 1 «Mai dire gol». Questo è il sorprendente dato che emerge dal sondaggio del numero di settembre '98 del mensile «Gente Money» su 150 pubblicitari. Al campione di pubblicitari intervistati Gente Money ha rivolto la domanda: qual è il programma che farebbe scomparire dai palinsesti per la prossima stagione televisiva? La simbolica scure del 14 per cento dei creativi intervistati è calata inesorabilmente anche sul chiassoso «Processo di Biscardi». Sarà per lo stile «arissa televisiva» dato al programma dagli autori, o per il livello dei temi presi di mira ogni settimana. Rimane il fatto che il programma ottiene la bocciatura dagli esperti comunicatori. Altro programma che meriterebbe di scomparire è per l'I 1 per cento dei creativi addirittura l'intera Rete 4, perché «ad esclusione di Totò dimostra soltanto una totale mancanza di rispetto nei confronti di chi la guarda» (Pino Pilla della Lorenzo Marini & Associati). Il 10 per cento del campione non vorrebbe più rivedere la Zingara, seguito a ruota dalla trasmissione domenicale di Canale 5 «Buona Domenica», bocciata dal 9 per cento degli intervistati. Chiudono con il 6 per cento il programma «Nonsolomoda» e lo strappalacrime «Carramba che sorpresa» (5 per cento). La coppia Orietta Berti-Fabio Fazio? Il 21 per cento dei pubbhcitari li riconfermerebbe incondizionatamente per la prossima stagione, per la simpatia e l'intelligenza che li contraddistinque. La cantante, in particolar modo, è giudicata, nel panorama della televisione italiana, «finalmente una persona spontanea e genuina» (Gianfranco Marabelli, Verba Ddb). Seguono a ruota i protagonisti di «Quelb' che il calcio», due personaggi che di cultura e di bravura ne hanno da vendere: Paolo limiti (13 per cento), apprezzato per l'istrionica capacità di recuperare e riproporre il ricco patrimonio canoro e cinematografico italiano, e Marco Paolini, la cui «Storia del Vajont» è a ancora impressa nei ricordi del 12 per cento dei pubblicitari. Riconfermata la Gialappàs Band ( 10 per cento), per la scontata simpatia, le forme perfette di Alessia Marcuzzi (10 per cento) e, il dato più sorprendente, l'allegra esuberanza di Sandro Vannucci, l'esperto conduttore di «Linea Verde» (5 per cento). Bocciato come peggiore volto televisivo è per il 17 per cento dei pubbhcitari Gianpiero Ingrassia, l'erede di Paolo Bonolis, perché «decisamente non c'entra proprio nulla con la tv» (Alessandra Carù, Young &Rubicam). [S>IL]

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