« Piovra 10», stop per crisi d'idee
« Piovra 10», stop per crisi d'idee La fiction più famosa della Rai rischia di non essere trasmessa: è polemica « Piovra 10», stop per crisi d'idee «Unprodotto scadente, preferiamo rinunciare» ROMA. «La piovra 10» vedrà mai la luce? Per il momento il progetto del decimo capitolo della saga televisiva più famosa degli ultimi anni è bloccato. La nuova serie, dopo Raul Bova, dovrebbe essere interpretata da Massimo Bellinzoni. «Non abbiamo preso alcuna decisione - spiega Stefano Munafò, capo della fiction Rai -. Al momento il progetto elaborato dagli sceneggiatori che ci stanno lavorando non è piaciuto né a Silva (ex direttore di Raicinemafiction), né a me, né ai miei collaboratori e neanche a quelli che lo hanno scritto. La verità è che le ultime due edizioni della «Piovra» riportavano la vicenda agli Anni 50. Ora che si fa? Si riporta la storia all'attualità? Non è facile, visto che l'attualità già l'abbiamo vista con i primi telefilm e finiremmo per incrociarci con quello che già è accaduto. Non possiamo ripetere cose già raccontate e tornare ancora indietro negli anni non ha senso. Analizzando la proposta che ci era stata fatta, abbiamo avvertito uno scricchiolio e ci siamo fermati. Ecco: siamo in una situazione d'impasse». Munafò spiega che «se dagU sceneggiatori non arriverà un colpo d'ala, allora è meglio rinunciare. A settembre incontrerò il direttore di Raiuno, Sacca, e gli spiegherò come stanno le cose. Non voglio affossare la "Piovra", ci mancherebbe. Ma non voglio neanche mandare avanti un progetto inerte. Per il momento la decisione è sospesa. La Piovra è stata la saga più importante che la televisione italiana ha avuto, ha contribuito alla crescita civile e sociale del Paese, dando ima dimensione a quello che è il fenomeno mafia. Ripetere uno sceneggiato solo per fare ascolti non è giusto, anche perché la gente ha molte aspettative quando si parla di "Piovra"». Nel frattempo è in preparazione una rniniserie sulla mafia: «Si tratta di puntate legate ad alcune vicende di mafia realmente accadute, come la strage di Capaci», spiega Munafò. E sull'ipotesi che la «Piovra» pos¬ sa tramontare già c'è agitazione. Il leader del Movimento diritti civili, Franco Corbelli, chiede al presidente e al direttore generale della Rai, Zaccaria e Celli, di intervenire e chiarire «tutti i dubbi legati all'improvvisa e inaspettata cancellazione dello sceneggiato televisivo». «Perché nonostante il grande successo (d'ascolto e anche commerciale, in Italia e all'estero), si è deciso di cancellare, all'improvviso, la realizzazione della "Piovra 10"? E' solo un problema di sceneggiatura non ritenuta abbastanza valida? Solo una crisi creativa degb sceneggiatori? O ci sono altri motivi, sconosciuti, che ostacolano il progetto di questa fiction?», chiede Corbelli. «Basta l'uscita dalla Rai di Sergio Silva (papà storico della Piovra, ndr) per giustificare l'inaspettata decisione della televisione pubblica? Il nuovo copione è stato bocciato da qualche "supervisore eccellente"? Dava fastidio la "Piovra 10"? Perché e a chi? C'entrano, con la cancellazione, gli ultimi clamcro- si fatti politico giudiziari? Il ruolo dei pentiti? I grandi processi in corso? E' stata una scelta di opportunità? E cosa descriveva esattamente il copione bocciato? Il presidente Zaccaria e il direttore Celli hanno il dovere di dare una risposta a questi interrogativi ed assicurare (per rispetto dei telespettatori e degli interessi economici della stessa azienda) che sarà fatto tutto il possibile per realizzare la "Piovra 10"». Raoul Bova nella «Piovra» Anni 50
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