Venezia la mostra della vanità

Venezia la mostra della vanità Corsa all'invito, consigliato lo smoking in questo anno della mondanità Venezia la mostra della vanità VENEZIA. Con qualche giorno di ritardo rispetto all'abituale, ma con una cornice mondana che non si ricordava da tempo, si apre al Lido il 3 settembre per chiudersi il 13 la 55esima Mostra del Cinema di Venezia, unico evento davvero internazionale della nostra cinematografia. Dieci giorni invece dei dodici consuenti, 100 i titoli in meno dell'anno scorso (ma pur sempre oltre 120 in totale). In compenso, mai come quest'anno tanti divi sono attesi al Lido. LA NAVE. L'idea di una nave per gii ospiti del festival, rilanciata per il secondo anno consecutivo da Felice Laudadio, direttore della Mostra, ha suscitato una polemica con gli albergatori che non vogliono vedersi sottrarre lavoro. D'altra parte come, spiegano al Cipriani piuttosto che al Gritti, al DanieU come all'Excelsior, Venezia in settembre è meta ambitissima dai turisti, ha la Regata storica, le grandi mostre di Palazzo Grassi, il Campiello: come fanno gli albergatori a tener ferme fino ad agosto le stanze per la Mostra quando metà della loro clientela ricca ed elitaria le prenota da un anno all'altro? Affondata, dunque, per quest'anno la nave, un incontro chiarificatore tra Laudadio e il presidente degli albergatori veneziani Ugo Samueli ha partorito la seguente proposta: l'anno prossimo, in rada al Lido, ci sarà una nave da crociera ma sarà gestita dagli albergatori come hotel galleggiante e provvisorio, con buona pace di tutti. GLI OSPITI. Mai nessun divo a Venezia è rimasto senza stanza, anche perché le major americane, quelle che hanno le stelle d'oltreoceano, prenotano comunque entro gennaio, augurandosi che i loro film saranno al Lido. E se all'ultimo vengono scartati, pazienza. L'anno scorso, per esempio, rimasero liberi in un hotel di lusso quaranta posti perché uno dei film americani in predicato non era stato ammesso alla Mostra, ma nessuno si strappò i capelli perché subito furono occupati da altri. Pochi gli alberghi ambiti: tra questi assai di moda, da qualche tempo, il Cipriani della Giudecca, lontano ma riservato. Durante la direzione di Gillo Pontecorvo pare che Jack Nicholson che l'aveva sempre snobbato perché fuori del centro, al- l'ultimo momento avesse minacciato di non arrivare al Lido se non gli avessero trovato una stanza là. Per quest'anno, a seguito dell'allarme lanciato da Laudadio, le stanze per coloro che accompagnano un film alla Mostra senza essere né il regista nè il protagonista sono finalmente uscite. E l'anno prossimo? Laudadio ha chiesto al presidente della Biennale Paolo Baratta di comunicare in anticipo le date del festival del 99, del 2000 e perfino del 2001, paventando, soprattutto per il 2000, le folle dei Giubileo. Chissà se ci riuscirà. Claudia Cardinale sarà la madrina della serata del 4 settembre dedicata alle donne nel cinema. ASSENTI. Nonostante quello di quest'anno si annunci come un festival da pioggia di stelle, da De Niro a Matt Damon, dalla Deneuve a Gwynett Paltrow, tanto per citarne quattro, qualcuno ha già fatto sapere che, contrariamente alle attese, non ci sarà. Non ci sarà Mike Figgis regista di «The loss of sexual innocence» e anche il suo film sarà ritirato. Ma non ci saranno neanche Harvey Keitel e Andie McDowell, protagonisti di «Shadrach» di Susanne Styron, la figlia di William, perché impegnati entrambi su altri set. Lei manderà una video lettera, lui no. Incerto il Beatle Paul McCartney la cui presenza comunque non dipende dalla Biennale, mentre è sicuro Sting. L'assente più famosa, comunque, resta Sofia Loren cui i medici, dopo un piccolo malore, hanno ordinato un periodo di riposo. Addoloratissima la diva ha fatto sapere che questo Leone alla carriera le è più caro dell'Oscar ricevuto a Hollywood con la stessa motivazione. Amor di patria? Chissà. SORPRESA. Arriverà, inatteso, Antonio Banderas in veste di marito di Melanie Griffith, una delle protagoniste con Kenneth Branagh, Di Caprio, Kim Basinger, Winona Ryder, Joe Mantegna e Judy Davies del fil «Celebrity» che Woody Alien ha dedicato all'universo della moda. POSTL Per fortuna della Mostra il cinema ha ripreso a «tirare» Nel '96 le presenze furono 130.700, nel '97 163.600: 0 solo pubblico pagante è cresciuto del 12,8% e quest'anno si attende un ulteriore aumento perché tutti si aspettano un festival «abbagliante», con il meglio di quanto prodotto nel mondo in questo momento. E' tale la febbre che per la serata inaugurale, 0 3 notte, un centinaio di nomi illustri sono in lista d'attesa perché ancora non s'è trovato posto per loro. Troppi gli inviti? «No», spiega Laura Fraboschi, responsabile delle relazioni esterne della Biennale, «E' che sui 600 inviti mandati, mentre di solito aderisce appena il 30%, stavolta abbiamo avuto il 100% di sì, tanto che siamo in trattativa con alcuni per farli venire alla serata conclusiva invece che all'inaugurazione». Successo clamoroso, dunque, anche se gli invitati sono tutti vip: direttori di giornali, pubbhcitari, gente del markenting e poi gli italiani i più famosi nelle svariate categorie professionali, dai politici agli architetti. In mancanza di Sofia Loren, il divo della serata sarà Steven Spielberg accompagnato da Tom Hanks. SMOKING. Non è obbligatorio ma è consigliato: di rigore, comunque, la giacca e l'abito scuro. La decisione, presa all'unisono da Laudadio e Baratta per evitare che la sera in sala Grande qualcuno arrivasse in maglietta e short, ha incontrato gran favore. A suscitarla, pare, un rinnovato rispetto per il cinema. Laudadio, comunque, s'è opposto a che il consiglio diventasse un obbligo perché non ha mai avuto uno smoking e non intende cambiare: indosserà uno dei completi scuri che gli ha regalato l'amico Ungaro. H0VITA'. Per la prima volta ci sarà a Venezia un mercato destinato ai film già fatti e a quelli da fare, un giocherello che tra produttori, autori e distributori muove, da solo, 500 persone. All'interno dei giardini del Casinò, sempre per la prima volta, ristorantini aperti fino a notte tarda per non far andare a letto senza cena chi vede i film di mezzanotte. Al Palalido, la tensostruttura-cinema, mille posti ricavati su un campo da rugby, ci sarà un buffet ventiquattr'ore su ventiquattro, sponsorizzato dalla Nestlé. Simonetta Robiony Andie McDowell e Keitel non ci saranno McCartney è in forse Banderas a sorpresa Salta il film di Figgis: non è ancora pronto La nave-albergo in rada solo per il '99 Cento nomi illustri in lista d'attesa per la serata inaugurale e una parata di starSono calate solo le pellicole quasi dimezzate rispetto all'anno scorso smoking ggis: onto ergo l '99 in questo anno della mo Harvey Keitel e Andie McDowell A destra: Sordi a Valeria Marini in una scena di «Incontri proibiti»

Luoghi citati: Gwynett Paltrow, Hollywood, Venezia