E' guerra sui rincari delle tariffe

E' guerra sui rincari delle tariffe I sindacati temono un'impennata dell,infla2ione, prezzi in crescita anche per i libri scolastici E' guerra sui rincari delle tariffe Assicurazione motorini, aumenti sotto accusa ROMA. Tariffe pubbliche e assicurazioni sotto accusa sul fronte dei prezzi. «I rincari annunciati per bollette e trasporti sono inaccettabili, ma gli aumenti varati dalle compagnie di assicurazione sulle polizze Responsabilità civile dei motorini non sono meno pericolosi. Possono fare da traino all'inflazione», dicono i sindacati. E la Confcommercio, che per prima aveva sottolineato la divergenza di andamento tra bollette e gli altri settori nella lotta all'inflazione, rincara la dose: «Attenzione, non giocate con le tariffe», avvertono dall'organizzazione guidata da Sergio Bilie, sciorinando sulla base dì una recente indagine una serie di dati. Tra il '90 e il '98, segnala il rapporto Confcommercio, le tariffe dei trasporti extraurbani sono salite del 20 per cento in più del tasso di inflazione media, il prezzo dell'acqua potabile del 26 per cento e i biglietti dei mezzi pubblici urbani hanno superato il 30 per cento. E' andata un po' meglio per Ferrovie e Poste, dove però, oltre al fatto che i costi restano più alti dei ricavi con conseguenti forti disavanzi, «la qualità dei servizi erogati non sembra aver mostrato significativi miglioramenti denotando uno stato di inefficienza complessiva dei sistemi». Un po' come dire che gli utenti pagano sempre più di quanto ricevono. «Bisogna ricordare il ruolo delle tariffe nel contenimento dell'inflazione - dice allarmato il se- gretario della Uil, Adriano Musi -. Non si può permettere che aumentino tenendo conto solo dei conti aziendali». E poi c'è il fatto delle assicurazioni, che, pur operando su un mercato garantito, decidono aumenti che i clienti si trovano costretti a pagare praticamente senza possibilità di scelta. «Il ministro Bersani dovrebbe convocare le imprese di assicurazione per bloccare gli aumenti annunciati sui motorini, che rischiano di fare da traino agli altri aumenti - sostiene Walter Cerfeda, della Cgil -. Anche sulle Poste e sulle altre tariffe non possiamo abbassare la guardia perché basta poco per riaccendere l'inflazione e ridurre il potere d'acqui¬ sto delle famiglie». Concorda il terzo segretario confederale, quello della Cisl, Natale Forlani: «Alcuni settori, in questo caso le assicurazioni, hanno la tendenza ad uscire dalle righe con i rincari. Questo è inaccettabile e il governo deve intervenire. Per Poste e Ferrovie bisogna vedere se i rincari sono legati a servizi migliori, se non è così sono ingiustificati». In effetti sul «caso motorini» il ministero dell'Industria è deciso a vederci chiaro ed ha disposto accertamenti per verificare se i rialzi dipendono da ragioni tecniche e di mercato, come l'aumento degli incidenti in cui sono coinvolti i ciclomotori. Ma il ministero fa anche notare che dal '94 le tariffe assicurative non sono più decise dal Comitato interministeriale prezzi e che, ad un primo esame, i rincari sono molto differenziati, lasciando quindi al pubblico la possibilità di valutare le diverse offerte e scegliere quella meno onerosa. Questo mentre il presidente della Commissione trasporti della Camera, Ernesto Stajano, annuncia di aver convocato per un'audizione i responsabili dell'Isvap, l'agenzia di controllo sulle società assicurative, e dell'Ania, che invece raggruppa le compagnia di assicurazione. «Non sono certo che l'assicurazione dei motorini rientri nel paniere dell'Istat - dice Stajano -, ma certamente dovrebbe esserci, vista l'importanza assunta dal settore». Ma oltre a tariffe e assicurazioni ci sono in vista aumenti che coincidono con l'avvio del nuovo anno scolastico: libri di testo e vocabolari subiranno rincari dal 2 al 10 per cento, mentre saliranno anche i prezzi di zainetti e diari delle marche leader. «Gli aumenti - spiega la Confesercenti sono spesso dovuti all'adozione di nuovi testi, che molte volte sono quelli vecchi ritoccati. I prezzi di copertina, comunque, non dipendono mai dai librai». In questo settore, che costa alle famiglie italiane circa 1500 miliardi l'anno, una ricerca della Confesercenti assegna la palma di città più care a Genova e Catania, mentre Torino e Bologna si qualificano come le più economiche. Una buona notizia per i conti degli italiani viene, invece, dalla Tim, che, aderendo alle indicazioni dell'Adusbef, pagherà ai nuovi clienti gli interessi sulla restituzione degli anticipi delle conversazioni interurbane, questo una volta cessato il rapporto contrattuale. I tempi di restituzione necessari per la contabilizzazione del traffico telefonico fino al recesso del contratto, fa sapere Telecom Italia mobile, sono comunque contenuti: 4 mesi per i telefonini «tacs» e 6 per quelli «gsm». Vanni Cornerò Tim restituirà gli interessi sugli anticipi SETTE ANNI DI PREZZI [Il tosso di inflazione programmalo e quello realizzato] o: doti in percentuali 0 0 0 0 @ ® ^ ^ ^ lip) o o L'OBBIETTIVO DEL GOVERNO 13^1^ IL RISULTATO EFFETTIVO [4,2 |3,9 15,3 [3,9 [1,7 1 ? riITTTT Il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani

Persone citate: Adriano Musi, Bersani, Ernesto Stajano, Natale Forlani, Pierluigi Bersani, Sergio Bilie, Stajano, Vanni Cornerò Tim, Walter Cerfeda

Luoghi citati: Bologna, Catania, Genova, Roma, Torino