Anche soldati namibiani per Kabila

Anche soldati namibiani per Kabila L'ex ministro de Charette: il presidente è il personaggio più sinistro d'Africa Anche soldati namibiani per Kabila E la battaglia infuria al centro di Kinshasa KINSHASA. Adesso, accanto all'esercito di Laurent Kabila, scenderanno in campo nella Repubblica democratica del Congo anche i soldati della Namibia. Lo ha annunciato lo stesso presidente San Nujoma, motivando la sua scelta con la necessità di «garantire la pace e la stabilità» del Paese. Intanto lo Zimbabwe, già al fianco di Kabila, sta rafforzando il suo contingente. Lo Zimbabwe ha preso questa decisione - secondo «Herald», il giornale ufficiale di Harare - perché negli scontri avvenuti due giorni fa alla periferia di Kinshasa è stata confermata la presenza di militari di due «Paesi stranieri», termine con il quale Harare designa Ruanda e Uganda. Nei combattimenti erano stati uccisi due soldati dello Zimbabwe, oltre a una quindicina di feriti. Ieri, poco prima dell'alba, il centro di Kinshasa è stato teatro di un violento scontro a fuoco, segnale che nella capitale congolese ci si sta preparando all'assalto finale dei ribelli tu- tsi. Lo conferma anche la decisione di imporre il coprifuoco notturno su tutta la città, presa malgrado il governo del presidente Laurent Kabila continui a sostenere di avere il pieno controllo della situazione. Nelle strade deserte di Kinshasa la parola era passata alle armi già l'altro ieri, soprattutto intorno all'aeroporto e nei suburbi di Kingasani e Kinbanse- ke, una ventina di chilometri a Est del centro. I combattimenti con armi pesanti, avvengono fra l'aeroporto Ndjili, che si trova a circa 20 chilometri dalla capitale, e il centro di Kinshasa. Lo scontro a fuoco di ieri mattina è durato una decina di minuti. Poi Kinshasa è rimpiombata in una quiete carica di tensione, con la gente tappata in casa e i militari nelle stra¬ de. Un esponente delle forze fedeli al presidente Kabila ha dichiarato che i combattimenti rientrano in un'operazione delle truppe regolari contro gruppi di ribelli. Sulle strade ci sono cadaveri carbonizzati, mentre dei testimoni hanno raccontato di dieci ribelli uccisi a bastonate dalla popolazione. La radio governativa ha riferito che gli insorti sono riusciti a far arri¬ vare armi nella capitale: «Tutti i nemici devono essere denunciati e arrestati», ha detto un portavoce. L'emittente ha inoltre lanciato durissimi attacchi contro i dirigenti di Ruanda e Uganda, che Kabila accusa di appoggiare i banyamulenge fornendo loro armi e uomini. Il presidente Kabila intanto non è stato visto in pubblico da quando sono cominciati gli scontri nella capitale. Mumengi assicura che si trova a Kinshasa ma secondo quanto riferisce una fonte del governo della vicina Repubblica del Congo, Kabila avrebbe trascorso alcune notti a Brazzaville. In particolare il presidente sarebbe arrivato a Brazzaville due sere fa e avrebbe dormito nella città sull'altra riva del fiume per poi ritornare all'alba in elicottero a Kinshasa. Inaspettata dichiarazione dell'ex ministro degli Esteri francese Hervè de Charette, ieri, che ha definito il presidente Kabila «uno dei personaggi più sinistri di tutta l'Africa». Parlando ai microfoni di «Europe!», ha definito Kabila «Mobutu secondo», aggiungendo che impersonifica «la corruzione e la violenza». L'ex Zaire, secondo de Charette, «è un Paese ricco con gente povera ma è praticamente ingovernabile a causa delle sue 80 etnie differenti», e attualmente si assiste «ad un tentativo di farlo scoppiare» dovuto agli «appetiti» dei suoi vicini. [Ansa] Un gruppo di congolesi prende a calci il corpo carbonizzato di un militare ribelle dopo la battaglia all'aeroporto di Kinshasa