«Ci proveremo»

«Ci proveremo» «Ci proveremo» Maxi-protesta il 20 novembre E ora la parola ai giovani. L'invito provocatorio allo «sciopero generazionale» per il lavoro di Mario Monti è stato subito accolto. La «Rete delle associazioni giovanili e studentesche» annunciano per il 20 novembre una mobilitazione in tutta Europa «per investimenti maggiori nella formazione». Ma precisano di «non credere al conflitto generazionale o a proposte di flessiblità che nascondono precariato e libertà di licenziare». E' certo però che se in piazza dovessero scendere i giovani disoccupati per chiedere un posto e gli occupati per sollecitare una riforma delle pensioni più equa sotto il profilo generazionale, allo sciopero potrebbero partecipare ben dieci milioni di giovani, quasi la metà della forza lavoro italiana. Una manifestazione che nessuna piazza potrebbe contenere, stando alle cifre dell'Istat. Comunque sia, il commissario europeo ha contribuito a riportare in primo piano il disagio giovanile e a far discutere sulle possibili soluzioni. Trova consensi soprattutto tra i movimenti giovanili dei partiti, anche se non mancano i perplessi e i critici. «E' vero, in Italia c'è un problema di non inclusione dei giovani all'interno dello Stato sociale, nell'accesso alle professioni e nella formazione», concorda Vinicio Peluffo, presidente dei giovani Ds. I problemi dei giovani? Per Marco Marsilio, vicepresidente di Azione giovani di An, è tutta colpa della coalizione dell'Ulivo, «che tutela i già garantiti». Massimiliano Romeo, segretario dei giovani leghisti, interpreta le parole di Monti come «un estremo tentativo di coprire un'ulteriore ondata di giovani meridionali verso il Nord». Giuseppe De Cristoforo, di Rifondazione, in sintonia con i sindacati confederali, propone un «patto tra generazioni» in alternativa allo sciopero generazionale. La provocazione di Monti accoglie, trasversalmente, consensi e bocciature sia nella maggioranza sia nell'opposizione. «Non c'è dubbio che la riforma del welfare non può che basarsi sulla equità tra le generazioni. Ma non è una novità. Stiamo lavorando in questa direzione», dice il ministro Livia Turco. Dà ragione a Monti, l'azzurro Luigi Grillo. E, paradossalmente, contrari i «99 Posse», strenui sostenitori di battaglie giovanili: «Monti lavori di più per trovare le soluzioni», [st. e]

Persone citate: Giuseppe De Cristoforo, Livia Turco, Luigi Grillo, Marco Marsilio, Mario Monti, Massimiliano Romeo, Vinicio Peluffo

Luoghi citati: Europa, Italia