«La Chiesa rinunci ai privilegi»

«La Chiesa rinunci ai privilegi» Padre Sorge «La Chiesa rinunci ai privilegi» ASSISI. «Qualunque cosa ci sia da dire sul piano giuridico, la Chiesa deve dare esempio di libertà e dire: se anche ho diritto a certi privilegi ci rinuncio perchè sia chiara la mia testimonianza evangelica»: così ha commentato la vicenda del cardinale Michele Giordano, ed in particolare il dibattito sulle eventuali interferenze nei rapporti fra Stato e Chiesa, il teologo gesuita Padre Bartolomeo Sorge ieri ad Assisi, a margine dell'incontro conclusivo del 56/o Corso internazionale di studi cristiani promosso dalla Cittadella. «Bisognerebbe vedere come sono andate veramente le cose - ha spiegato Padre Sorge - ma anche se ci fossero state delle inflitrazioni il Concilio ha detto chiaramente che la Chiesa è pronta unilateralmente a rinunciare ai privilegi e alle garanzie che la legge civile le desse e a rinunciare anche ai diritti legittimamente acquisiti, se il difendersi dietro a questi diritti potesse togliere credibilità o limpidezza alla sua testimonianza». Padre Sorge ha inoltre detto di conoscere il cardinale Giordano e di «non credere, personalmente, che possa essere accusato di usura od altro», affermando, tuttavia, di essere «più preoccupato per la ricaduta ideale e profetica della vicenda sulla Chiesa. L'amore per la povertà e per i poveri - ha detto - è talmente una nostra bandiera evangelica che non può essere offuscata». «Quello che dispiace - ha aggiunto - è che si possa usare strumentalmente la vicenda approfittando del fatto che non è ancora chiara, per mettere in qualche modo in discussione l'amore per i poveri e per la povertà, che è la bandiera cristiana. Quindi invito a fare una lettura profetica dell' avvenimento, lasciando che la giustizia faccia il suo corso». [Ansa]

Persone citate: Bartolomeo Sorge, Michele Giordano

Luoghi citati: Assisi