Tariffe, l'autunno dei rincari

Tariffe, l'autunno dei rincari Da settembre a novembre Cipe e Authority valuteranno le richieste di aumento Tariffe, l'autunno dei rincari In vista i primi ritocchi per ferrovie poste, autostrade e bolletta-telefono ROMA. Arriveranno da settembre in poi, a Finanziaria approvata, ma in anticipo sui tradizionali appuntamenti di fine anno: nuove tariffe per ferrovie, telefoni, poste e autostrade. Molto dipenderà dagli organismi di controllo, il comitato interministeriale Cipe e l'Authority per le comunicazioni, ma è certo che i ritocchi verso l'alto (magari sotto l'aspetto di nuove formule tariffarie, non mancheranno). AUTOSTRADE. Tutto congelato: almeno fino al 31 ottobre resteranno in vigore le tariffe concordate all'inizio del '97. E' stato proprio il Cipe a far slittare il termine fissato per gli eventauli aumenti, inizialmente fissato a fine giugno, perché non sono ancora chiuse tutte le nuove convenzioni con le società concessionarie aderenti all'Aiscat. E i rinnovi sono particolarmente complessi: la delibera firmata dal ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi sottolinea come «l'esame dei piani finanziari abbia evidenziato una consistente esposizione finanziaria di alcune concessionarie nei confronti del Fondo centrale di garanzia, esposizione che ha indotto il ministero del Tesoro a formulare di recente una specifica richiesta di parere al Consiglio di Stato». Hanno già rinnovato la convenzione con l'Arias, la società Autostrade, la Tav (Valle d'Aosta) e le Autostrade del Brennero. POSTE. I ritocchi arriveranno a novembre. Ieri è stato pubblicata sulla gazzetta ufficiale la delibera Cipe del 18 dicembre '97 che sancisce la trasformazione in Spa dell'ente poste con effetto dal 28 febbraio '98. Il piano d'impresa 1998-2000, j ;06,VI"-0e,f> r 9 dfc.S f ièf.V Bic che prevede il pareggio dei conti entro il 2001, è all'esame di due ministeri: Tesoro e Comunicazioni. L'approvazione del piano da parte del Consiglio di amministrazione delle Poste, sulla base dei rilievi dei due ministeri, è prevista per settembre. Il 2, infatti, il piano andrà all'esame del presidente Corrado Passera e dei consiglieri. Entro sessanta giorni dall'approvazione, Poste Spa e ministero delle Comunicazioni dovranno stipulare il contratto di programma che comprenderà la nuova struttura tariffaria, le modalità per l'adeguamento e gli «indicatori di qualità» stabiliti dalla direttiva Prodi del '97. FERROVIE. L'appuntamento con il Cipe è previsto per la prima metà di settembre e si annun- eia battaglia dura, perché le Fs da anni chiedono sostanziosi rincari e promettono il passaggio da un prezzo del biglietto calcolato in base ai chilometri a un sistema che tenga conto del servizio offerto, della frequentazione della linea, del tipo di treno e della fascia oraria di utilizzo. Questione vecchia, ma sempre più «calda» perché il Tesoro, dopo i tagli alle erogazioni '97, ne sta preparando altri con la Finanziaria e le Fs continuano a collezionare deficit di bilancio intorno ai 7 mila miliardi l'anno. Mancate erogazioni e congelamento delle tariffe, secondo il presidente Claudio Demattè, hanno mandato a rotoli il piano d'impresa 1997-2001 faticosamente varato dall'amministratore delegato Giancar- lo Cimoli. Comprendeva, tra l'altro, un'ipotesi di aumento dei biglietti del 19% scaglionato in 4 anni. Finora, un solo ritocco è passato fra le maglie del Cipe e Demattè presenterà l'ennesima richiesta fra pochi giorni, motivandola con le ragioni di sempre: «Le tariffe italiane - è il ragionamento del presidente per una politica del passato, sono oggi le più basse in Europa: la metà di quelle della Germania e un terzo di quelle della Gran Bretagna». Significa, conclude Demattè, che il prezzo del biglietto ferroviario viene pagato più dai contribuenti che non dagli utenti, quindi ci vuole un adeguamento. Anche con il sistema del «price cap»: non un aumento omogeneo, uguale per tutti i percorsi, ma maggiore su certe tratte e limitato su altre considerate di «servizio sociale». TELEFONI. La revisione della bolletta dovrebbe arrivare prima di fine anno, a ottobre. Si tratterà della consueta rimodulazione delle tariffe urbane, con adeguamento del canone bimestrale: entrambe le voci dovrebbero aumentare di un 1012%, a fronte di una diminuzione delle chiamate all'estero, delle interurbane e delle telefonate tra due diversi distretti contigui (le chiamate «di prossimità»). Sarà l'Authority a decidere se la rimodulazione è congrua o non penalizza, come pare a prima vista, chi telefona prevalentemente in città. Bruno Gianotti Demattè: «Per le Fs prezzi differenziati» LA MìÌ&ÌSIA MI FRANCOBOLLI [Ècco i fronti caldi per'gNÌMÉ|p^^ del governo , formulate nel documento di proy«lWa|ji^ C'*-' anno 1996 *~anno 1997 anno 1998 L'amministratore delegato delle Poste, Corrado Passera

Persone citate: Arias, Bruno Gianotti, Carlo Azeglio Ciampi, Claudio Demattè, Corrado Passera, Demattè

Luoghi citati: Europa, Germania, Gran Bretagna, Roma, Valle D'aosta