Fondersi non sempre paga

Fondersi non sempre paga Fondersi non sempre paga Nel credito spariranno500 mila posti PARIGI. Nel biennio 1997-'98 l'Europa assisterà a fusioni bancarie per un capitale complessivo di oltre 90 miliardi di dollari (160 mila miliardi di lire). E' un processo gigantesco e inarrestabile, che nei prossimi 4 anni farà sparire da 200 a 500 mila posti di lavoro negli istituti di credito del continente. Ma l'esperienza dice che tali fusioni hanno spesso deluso le Borse: in tre casi su cinque la performance dei titoli di banche soggette a fusioni è stata inferiore alla media dei listini (di un buon 17 per cento). Lo rivela uno studio del Mitchell Madison Group, i cui risultati sono stati diffusi ieri da «Le Monde». Hanno dato soddisfazione solo quelle fusioni (ma si possono considerare eccezioni) in seguito alle quali i dirigenti sono riusciti a ristrutturare rapidamente i nuovi gruppi e a forgiare una struttura e un managemet compatti e dotati di una forte cultura d'impresa. Il problema, spiega lo studio, è che il taglio dei costi - soprattutto in seguito allo snellimento degli organici - dà buoni risultati solo se si agisce senza indugio, altrimenti i benefici sono annullati, o peggio, dalla prolungata situazione di incertezza conseguente alla fusione. Se le squadre di dirigenti e impiegati restano troppo a lungo in una situazio¬ ne paralizzante di incertezza, si finisce col perdere quote di mercato, e allora tagliare i costi non dà gran beneficio. Fra le fusioni che hanno avuto successo, vengono citate quella dell'Ubs (con la Sbs), quella della Banca Austria e quella di Axa-Uap. L'entità delle riduzioni di costo varia notevolmente da caso a caso. Le fusioni di banche di Paesi diversi, oppure tra una banca e una compagnia di assicurazioni, danno luogo a ben poche economie: si va dal minimo risparmio dell'I per cento nel caso Crédit Suisse-Winterthur, a quello fra il 6 e l'8% per Allianz-Agf. Le economie di scala sono più marcate nelle fusioni fra due assicuratori di un medesimo Paese: la britannica Royal& Sun Alliance, nata dalla fusione tra Royal Insurance e Sun Alliance, ha tagliato i costi dell'I 1 per cento in due anni, il gruppo Axa-Uap prevede risparmi sui costi per 600 miliardi a partire dal 1999. In assoluto, la fusione tra due banche che operano sullo steso mercato è quella che dà i risultati più spettacolari: il caso di Unione banche svizzere più Società banche svizzere, dicono gli analisti di Salomon Smith Barney, «non ha niente da invidiare agli esempi americani».

Persone citate: Mitchell Madison Group, Salomon Smith Barney, Sun Alliance

Luoghi citati: Europa, Parigi