Nuovo minimo storico per 8 Boi

Nuovo minimo storico per 8 Boi RISPARMI ITALIANI In calo anche i Ctz. Operatori scettici: Fazio non allenterà la stretta Nuovo minimo storico per 8 Boi / rendimenti annuali al 4,21 per cento lordo ROMA. Ancora un minimo per i rendimenti dei titoli di Stato segnato con il beve calo dei tassi all'asta di ieri dei Bot a sei e 12 mesi. Il rendimento annuo lordo dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali scende al 4,60% dal precedente 4,65% e quello dei titoli annuali al 4,21% dal 4,29%. Buona la domanda, con richieste di 18.029 miliardi di Bot a sei mesi e di 12.532 miliardi di Bot a un anno a fronte di un'offerta pari rispettivamente a 12.500 e 9500 miliardi. In discesa anche i rendimenti dei Ctz, ormai ai minimi di sempre. Il tasso annuo lordo dei Certificati zero coupon a 18 mesi è sceso al 4,04% dal precedente 4,14% e quello per i titoli a 24 mesi al 4,05% dal 4,16%. Buona la domanda: contro un'offerta di 2000 miUardi sia per i Ctz a 18 mesi che per quelli a due anni, la domanda è risultata pari rispettivamente a 3865 e 3775 miliardi. Il basso livello del costo del denaro, come del resto la crisi del rublo e dell'economia russa, non fanno però credere agli operatori che la Banca d'Itaba possa decidere presto di abbassare il tasso di sconto. Anzi, gli addetti ai lavori credono che la mossa avverrà solo quando la Finanziaria sarà in un porto sicuro. Secondo Rosanna Maddalena, economista del San Paolo Bank sentita da Radiocor, c'è sempre una buona finestra di opportunità per un taglio immediato dei tassi sulla base delle indicazioni che provengono dai fondamentali e prima «che il dibattito politico si scaldi». Ma l'insistenza con cui Bankitalia guarda alla cresci¬ ta, fuori linea, della liquidità «M2» mette in dubbio la possibilità che venga allentata la vite monetaria. «Si può benissimo arrivare a fine anno con un differenziale sui tassi a breve», aggiunge Maddalena che stima un'ultima riduzione, prima del «pensionamento» del tus, di 50-75 punti base entro la fine dell'anno. L'incertezza per la situazione finanziaria internazionale, secondo Francesco Giordano del Crédit Suisse First Boston, convincerà l'Eurobanca ad offrire liquidità sufficiente ad evitare un crollo del credito per cui il tasso Euro sarà al massimo al 3,50%. In tale contesto, secondo il responsabile dell'analisi economica dell'istituto elvetico per l'Europa degli 11, Bankitalia deve chiudere 150 punti di differenziale e tra ottobre e novembre, con il cammino della Finanziaria già a buon punto, potrebbe arrivare un taglio di 75 punti. Secondo Giordano a frenare BankitaUa è l'andamento dell'inflazione che non è poi così positivo come potrebbe sembrare. Arrigo Sadun, economista del Wefa Group, è invece convinto che adesso sia il momento migliore per tagliare il tus. C'è infatti il rischio di dover tagliare in una fase di maggiore instabilità internazionale. «Non c'è alcun motivo per aspettare il varo della Finanziaria», aggiunge Sadun, che si dice stupito dal temporeggiamento di Fazio. Rinviare ancora inoltre sarebbe negativo anche per le aspettative di inflazione che nel frattempo potrebbero risalire. [r. e. s.]

Persone citate: Arrigo Sadun, Francesco Giordano, Rosanna Maddalena, Sadun

Luoghi citati: Boston, Europa, Roma, San Paolo