«Borsellino diventi beato» La famiglia: troppo presto

«Borsellino diventi beato» La famiglia: troppo presto Alcune sollecitazioni sono arrivate in Vaticano «Borsellino diventi beato» La famiglia: troppo presto TERAMO. Il giudice Borsellino martire, quale «esempio sublime di cristianità»? Al Vaticano e dal Vaticano stesso sarebbero giunte sollecitazioni per avviare un processo di beatificazione, ma la famiglia del giudice ucciso dalla mafia ha ritenuto che fosse «troppo presto». A confermarlo è la vedova del giudice Borsellino in alcune dichiarazioni rilasciate nel corso della sua visita alla Tendopoli di San Gabriele dell'Addolorata, a Isola del Gran Sasso, dove si è recata per salutare alcuni giovani del «Centro Paolo Borsellino» di Palermo, che prendono parte all'iniziativa, organizzata ogni anno dai frati del Santuario. «Mio marito - ha detto - ha offerto la sua vita per il bene della società: non è né scappato né è stato colto di sorpresa. Sapeva benissimo (e lo sapevo anch'io) che doveva morire. In questo senso, il suo è stato un esempio sublime di cristianità che ha commosso l'umanità: Paolo aveva il senso della giustizia infuso nel sangue, con una carica slxaordinaria di umanità e un profondo senso cristiano». «Tuttavia - ha concluso con riferimento alla idea di beatificazione - ogni iniziativa a noi è sembrata prematura: il ricordo della tragedia vissuta dalla nostra famiglia è ancora vivo». E a chi le chiedeva se si sentisse abbandonata dallo Stato ha risposto: «No, devo la mia forza alla fede e poi allo Stato che mi ha fatto sentire sempre la sua vicinanza». [r. ett.] Paolo Borsellino fu ucciso da un'autobomba

Persone citate: Borsellino, Paolo Borsellino

Luoghi citati: Teramo