Bonn preme: intervenire nel Kosovo

Bonn preme: intervenire nel Kosovo Il governo potrebbe chiedere rautorizzazione al Parlamento prima del voto Bonn preme: intervenire nel Kosovo «Anche senza mandato Onu e senza il sì di Mosca» ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO «Se proseguiranno la loro aggressione nel Kosovo i serbi devono mettere in conto un intervento militare della Nato anche in assenza di un mandato del Consiglio di sicurezza dell'Onu». L'ultima minaccia di un'azione militare alleata contro Belgrado viene dal ministro della Difesa tedesco Volker Ruehe. «La strada maestra - ha spiegato il titolare della Difesa al quotidiano Frankfurter Rundschau - sarebbe quella di un mandato dell'Orni. Ma se questa strada fosse bloccata dalla Russia con un veto al Consiglio di sicurezza, e se i serbi conducessero le loro azioni militari all'ombra del veto russo, non potremmo lasciarci degradare al ruolo di spettatori». E ha aggiunto che il governo di Bonn potrebbe chiedere al Parlamento, ancora prima delle elezioni di settembre, un'autorizzazione per intervenire dal Kosovo nell'ambito della Nato': «Con una situazione eccezionale non si può fallire per la mancanza di una Risoluzione del Consiglio di sicurezza». Le truppe serbe hanno continuato anche ieri a bombardare i villaggi albanesi nei pressi di Malishevo e Suva Reka, incendiando le case e costringendo centinaia di civili a fuggire nei boschi per cercare un riparo. «La nostra gente è costretta a vivere come gli animali selvatici nelle foreste e sulle pietraie che degradano verso il confine con l'Albania - afferma la Lega Democratica del Kosovo, il maggior partito albanese -. La situazione umanitaria è drammatica. I profughi hanno bisogno urgente di medicinali e generi di prima necessità». Nelle ultime 24 ore sono stati uccisi quattro albanesi, tutti giovani tra i 20 e i 25 anni. I loro cada¬ veri, trasportati all'obitorio dell'ospedale di Djakovica, non sono stati identificati. Secondo fonti serbe, gruppi di uomini armati hanno attaccato anche ieri le postazioni della polizia lungo la strada Pristina-Prizren. Un agente jugoslavo è rimasto ferito. L'ambasciatore tedesco e quello britannico a Belgrado, accompagnati da un alto funzionario austriaco dell'Unione Europea, hanno incontrato ieri a Pristina i leader albanesi. Dopo Rugova hanno parlato anche con Adem Demaqi, capo dell'ala politica dell'esercito di liberazione del Kosovo. «Ho chiesto loro un intervento militare nel Kosovo ma hanno risposto che non c. sono basi legali per l'azione armata. Se fosse nel loro interesse troverebbero subito una ba legale» ha dichiarato Demaqi termine dell'incontro. IngridBadurina

Persone citate: Adem Demaqi, Reka, Rugova, Volker Ruehe