«Entro febbraio riavrete l'Eurotassa» di G. Tib.

«Entro febbraio riavrete l'Eurotassa» In busta paga per i lavoratori dipendenti, «compensazione» nel prossimo 740 per gli autonomi «Entro febbraio riavrete l'Eurotassa» Visco annuncia: pagamento anticipato Parola di ministro: una parte dei soldi dell'Eurotassa tornerà presto nelle tasche degli italiani. Un annuncio accolto con un certo scetticismo, in un Paese che ancora aspetta la promessa restituzione della «tassa sul medico» di qualche anno fa. Eppure Vincenzo Visco, in una intervista al Corriere della Sera, si è spinto addirittura a promettere un anticipo sui tempi previsti: il rimborso potrebbe arrivare entro i prossimi sei mesi. «Le condizioni per una ripresa degli investimenti ci sono tutte - attacca il titolare delle Finanze - e anzi un aumento è già in atto. Potrebbe essere più consistente, certo. In autunno il governo giocherà altre carte. E siccome, nonostante i timori dei mesi scorsi, i conti pubblici stanno andando bene e le entrate a fine anno forse registreranno addirittura un surplus rispetto alle previsioni, anticiperemo il rimborso dell'Eurotassa all'inizio del '99, in modo da offrire un altro sostegno allo sviluppo della domanda...». Un annuncio che vale circa 2900 miliardi. A tanto ammonta, infatti, la quota del 60 per cento che il governo si era impegnato a rimborsare per il «contributo straordinario» versato in nome dell'ingresso dell'Italia nell'Unione. L'Eurotassa - secondo i dati della Banca d'Italia - aveva consentito un incasso complessivo di 11 mila 400 miliardi. Come torneremo in possesso dei nostri soldi Visco non lo ha fatto sapere, ma è probabile che non ci sarà uno stillicidio di rate, né un «buono» valido per le prossime tasse. Almeno per i lavoratori dipendenti sembra infatti molto probabile il rimborso in un'unica soluzione, in contanti, insieme con lo stipendio. «La gente ha dato soldi - commenta il numero due della Uil Adriano Musi -. Ed è sacrosanto che quegli stessi soldi vengano restituiti in busta paga, dai datori di lavoro». Per i lavoratori autonomi, invece, sembra più probabile la «compensazione» con il modello Unico (il nuovo 740) da presentare a maggio dell'anno prossimo. L'annuncio di Visco ha suscitato immediatamente la reazione di sindacati e opposizione. E se i primi accolgono «con favore» la notizia, pur ricordando che in fondo non si tratta altro che di «un atto dovuto», la seconda rinuncia alla polemica. «La restituzione dell'eurotassa non significa che la pressione fiscale si è ridotta dice il vicepresidente dei senatori azzurri Giuseppe Vegas -. Si tratta semplicemente di un rimborso dovuto che non modifica la percentuale del proprio reddito che ogni anno gli italiani versano nelle casse dello Stato». Sulla stessa linea la Confesercenti: «Diamo atto al governo di aver rispettato la promessa fatta - dice il segretario Marco Venturi -. Questo però non può restare un gesto isolato. Per le piccole e medie imprese, il peso delle tasse continua a essere intollerabile». Forza Italia, inoltre, non nasconde i suoi dubbi sulla «fattibilità» dell'operazione: «La restituzione - continua Vegas - è in conflitto con il desiderio dei partiti di governo e del ministro del Tesoro di varare un robusto programma di spesa nella speranza che ciò porti ad uno sviluppo dell'occupazione. Infine resta aperta la que- | stione del rispetto del patto I di stabilità, reso più difficile | dai cattivi dati sullo sviluppo del Paese. Non vorremmo che, per non scontentare gli alleati politici, che vogliono un'espansione della spesa, il governo arrivasse ad inventare una nuova tassa per rimborsare l'Eurotassa...». La Cida - il sindacato dei dirigenti d'impresa - al momento di pagare aveva presentato un ricorso urgente alla Corte Costituzionale. Ieri, dopo l'an¬ nuncio di Visco, ha fatto sapere di non aver intenzione di tornare indietro: «Noi dirigenti dice il segretario generale Giovanni Cardegna - abbiamo pagato da soli ben oltre 1*11 per cento di tutta l'Eurotassa pur rappresentando soltanto l'uno per cento della forza lavoro dipendente. Questo ci ha spinto a presentare un ricorso alla Corte Costituzionale, ricorso che è stato ammesso e che sarà discusso nel giro di qualche mese». La restituzione è un fatto positivo - conclude Cardegna - ma «l'ingiustizia è stata commessa all'inizia. E le categorie che l'hanno pagata sono state quelle dei dirigenti e dei quadri». [g. tib.]

Persone citate: Adriano Musi, Giovanni Cardegna, Giuseppe Vegas, Marco Venturi, Vegas, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Italia