« La Russia ce la farà »
« La Russia ce la farà » « La Russia ce la farà » La Fiat conferma la joint-venture MOSCA. «Ottimista» sul futuro dell'economia russa e certa che «ci saranno sicuramente momenti più favorevoli» per un mercato destinato a espandersi, la Fiat ha confermato ieri ufficialmente la jointventure con la «Gaz» di Nizhny Novgorod per la produzione di 150.000 auto all'anno in Russia. Firmate in febbraio in occasione della visita di Boris Eltsin a Roma, le intese - che prevedono investimenti complessivi per 800 milioni di dollari (1400 miliardi di lire) - sono state illustrate alla stampa in occasione dell'inaugurazione del Salone dell'auto di Mosca, alla quale hanno partecipato il presidente della Gaz Nikolai Pughin e l'amministratore delegato di Fiat Auto, Ro¬ berto Testore. «Non possiamo negare - ha detto quest'ultimo ai giornalisti - che la Russia stia attraversando un momento economico molto difficile, ma riteniamo che le potenzialità del Paese siano comunque rilevanti. Confermiamo quindi il progetto». «La Fiat - ha continuato Testore è abituata ai mercati in espansione, anche con alti e bassi. Non si tratta d'altra parte di una scommessa, ma di un investimento di medio periodo. Per i russi, inoltre, l'auto è un bene rifugio in momenti economici difficili». Roberto Testore, sul nuovo governo russo, ha detto: «Avevamo iniziato le discussioni con Viktor Cernomyrdin premier e abbiamo lavorato bene con Serghiei Ki- rienko. Saremo in grado di continuare a collaborare di nuovo con Cernomyrdin». Dopo la costruzione dello stabilimento di Togliattigrad per le «Lada», la Fiat ha per il momento una posizione modesta sul mercato russo (4-5000 vetture saranno vendute nel 1998), mentre la joint-venture prevede a regime 150.000 auto all'anno, un 20% «Marea», un 50% «Siena» e il restante 30% di «Palio Weekend». La produzione dovrebbe partire entro l'anno con le prime 2000 vetture. Definita da Testore una «fondamentale tappa strategica» nella storia della Fiat e negli 85 anni di presenza della casa torinese in Russia, la joint-venture farà nascere la se¬ cietà «Nizhegorod Motors» le cui auto saranno commercializzate con il doppio marchio Fiat e Gaz, noto anche quest'ultimo come produttore non solo delle berline «Volga» e degli autocarri «Molotov», ma anche per le catene di montaggio di carri armati e blindati. Alla joint-venture, Fiat e Gaz partecipano con quote paritarie del 40%, mentre il restante 20% è a carico della Bers, la banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo che opera da Londra per la ristrutturazione economica dei Paesi ex comunisti. [e. st.] Roberto Testore amministratore delegato di Fiat Auto è ottimista sull'economia russa
Persone citate: Bers, Boris Eltsin, Cernomyrdin, Molotov, Roberto Testore, Testore, Viktor Cernomyrdin
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