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E' nata la zanzara del metrò Londra, scoperta una nuova specie, e ogni linea ne ospita una diversa E' nata la zanzara del metrò ELONDRA SISTONO al mondo, per la gioia di chi sembra essere vittima predestinata delle loro punture, circa 1600 tipi di zanzare, che la natura ha adattato alle condizioni più estreme, dalla tundra artica alle foreste tropicali. Eppure non è senza un frisson di orgoglio scientifico che due studiosi di un'università londinese, Kate Byne e Richard Nichols, rivelano una nuova specie, la «zanzara del metrò». E' diversa, rivela la loro indagine, da ogni altra specie conosciuta. Ma la cosa più eccezionale è che la vasta colonia - entrata nei tunnel della metropolitana londinese durante gli scavi di un secolo fa - si sia diversificata in quello che è un batter d'occhi nella scala dell'evoluzione. In cent'anni questo «culex molestus» si è distanziato dall'originario «culex pipiens» come ci si sarebbe potuti aspettare nel corso di 3 o 4 mila anni. E' cambiata la sua dieta: al sangue degli uccelli, che nei tun¬ nel non esistono, preferisce ormai quello dei topi e dell'uomo, tanto che è diventato una costante molestia per gli utenti ma soprattutto per il personale di manutenzione. Le sue caratteristiche genetiche sono cambiate a tal punto che ogni tentativo di accoppiamento fra il «pipiens» e il «molestus» è fallito. Peggio, si notano ormai diversità fra le zanzare delle varie linee della metropolitana: sballottate dalle correnti d'aria provocate dai treni, si disperdono lungo i tunnel ma non trasmigrano verso quelli che incrociano. C'è una zanzara della Circle Line, una della Central Line, una della Northern Line e così via. Il segreto del loro eccezionale sviluppo genetico sta forse nel clima umido del metrò, nelle infiltrazioni che provocano pozze d'acqua stagnante: tali da farle riprodurre più volte l'anno. Sempre più feroci e sanguinarie, creature dell'habitat umano. Fabio Galvano