E Baldissero chiede gli arretrati di Alessandro Mondo
E Baldissero chiede gli arretrati E Baldissero chiede gli arretrati Super-bollette per rimediare a un errore UN PAESE IN RIVOLTA SBALDISSERO EMPRE più movimentato il bollettino sul fronte dei rifiuti: se a Torino si accavallano le linee messe a disposizione dal Comune per dissipare i dubbi dei cittadini sulla relativa imposta, in quel di Baldissero non accenna a placarsi la polemica che da un anno a questa parte vede contrapporsi su opposte posizioni amministrazione e residenti. Colpa dei rifiuti, di nuovo. O meglio della tassa sui rifiuti, considerata alla stregua di una esosa gabella da respingere a dispetto delle delibere comunali. Un conflitto scandito da proteste, ricorsi, dimissioni di assessori e consiglieri, arruolamento di avvocati e commercialisti, carte bollate a volontà. Un caso unico, anche: per ammissione del sindaco, Baldissero è probabilmente l'unico Comune in cui l'esigenza di ripianare il saldo negativo registrato in passato sul fronte della raccolta rifiuti si scontra con una serie di errori addebitabili alle passate amministrazioni; errori che ora rischiano di tradursi in bollette milionarie per i cittadini. I fatti si legano a due delibere comunali risalenti al '92, entrambe mai applicate dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune: la prima stabiliva che la tassa rifiuti andava estesa anche ai cosiddetti «locali accessori o pertinenziali» (solai, rimesse, tavernette età); la seconda, invece, prevedeva un rilevamento accurato delle superfici tassabili. Anno dopo anno, si arriva al '97, quando la vigente amministrazione decide di correre ai ripari recuperando gli arretrati. Per raggiungere questo obiettivo ci si affida a una nuova delibera (la numero 222 dell'ottobre '97): ribadisce l'assoggettamento dei locali accessori all'imposta ma per compensare l'aumento dell'area tassabile, prevede dal 1° gennaio una riduzione della cifra per ogni metro quadrato (circa mille lire). Quanto agli arretrati - dal '94 al '97 - i residenti sono invece tenuti a pagare un conguaglio per i locali accessori ma senza alcuna detrazione e quindi sulla base della tariffa preesistente (circa 2346 lire al metro quadro). Ne consegue il raddoppiamento della bolletta per i citta¬ dini, considerati «evasori parziali». Così la delibera, combattuta a colpi di mozioni e ricorsi tanto dall'opposizione quanto dai singoli cittadini. Due le contestazioni. Primo: nel corso degli ultimi quattro anni i residenti hanno pagato quanto loro addebitato e quindi non sono tenuti a farsi carico degli errori delle passate gestioni. Secondo: con questi criteri il Comune finisce per incassare più di quanto ha speso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, contravvenendo quindi alle norme vigenti che impongono alle amministrazioni di non superare con la tassazione il costo del servizio erogato. «Nemmeno la riduzione dell'imposta sulla metratura prevista da gennaio è adeguata - spiega Claudio Dal Piaz, titolare dello studio legale a cui si è rivolto un gruppo di cittadini - perché il "tetto" verrebbe comunque sforato a vantaggio del Comune. Di fronte ad errori perpetrati in passato e riconosciuti da questa amministrazione è accettabile solo il pagamento della differenza fra il costo del servizio e quanto il Comune ha effettivamente incassato. Le altre sono richieste indebite». Dal Municipio riconoscono che ci sono stati degli errori in passato, ma intendono applicare comunque la legge per recuperare le somme di quanti hanno presentato negli ultimi tre anni «denunce infedeli». «Baldissero era uno dei pochi Comuni che non pagava le aree pertinenziali - conferma il sindaco, Carlo Corinto -. E para- dossalmente gli ex amministratori sono gli stessi che oggi, dall'opposizione, ci chiedono di non far pagare gli arretrati». Insomma, l'obiettivo è quello di regolare una volta per tutte i conti tanto con gli «evasori parziali» quanto con quelli «totali». Mentre i primi, riconosciuti in buona fede, non saranno soggetti a sanzioni e pagheranno gli arretrati per gli ultimi tre anni, gli altri onoreranno in una volta sola la cifra che hanno sempre evaso e per tutti i quattro anni. «Su 3 mila abitanti gli evasori totali sono oltre un centinaio - spiega il sindaco -. Quanto agli altri, mi dispiace ma io sono fra i primi a restituire il dovuto». Il braccio di ferro promette di durare a lungo, l'irritazione dei cittadini aumenta. Muro contro muro, insomma, a meno che non si scenda a qualche compromesso per risolvere in maniera indolore la situazione: nell'ultimo consiglio comunale si è stabilito con voto unanime un riesame della delibera a settembre. Alessandro Mondo
Persone citate: Carlo Corinto, Claudio Dal Piaz
Luoghi citati: Baldissero, Torino
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