Arbitri, solo inutili buffetti

Arbitri, solo inutili buffetti Arbitri, solo inutili buffetti Inchiesta chiusa sui cinque internazionali ROMA. E' finito anche il secondo atto (l'ultimo, speriamo, perché la trama è davvero povera) del grande sceneggiato arbitrale andato in scena negli ultimi mesi. Un fumettone estivo che aveva pretese di «moralizzare» un sistema messo a dura prova da errori, sospetti e illazioni e che è finito con una umoristica bolla di sapone. Come era ampiamente prevedibile, viste le incredibili premesse. I cinque arbitri internazionali messi alla gogna sono stati «giudicati» ieri: per Pierluigi Collina e Livio Bazzoli è arrivato un proscioglimento con tante scuse; Piero Ceccarini, Graziano Cesari e Fiorenzo Treossi sono stati ammoniti; Anthony Robert Boggi censurato. Lo ha deciso la commissione disciplinare dell'Aia (l'Associazione Italiana Arbitri), la quale ha chiuso così il procedimento contro i fischietti deferiti per violazione dei doveri di «moralità e rettitudine». Il caso è chiuso. Le sanzioni comminate significano il nulla assoluto, una specie che buffetto sulla guancia che non produrrà effetti concreti. Ed è giusto così, perché contrariamente a quanto la gente immagina, l'oggetto del dibattito e dei conseguenti giudizi ri¬ guardava dettagli insignificanti, non gli eventuali «grandi temi» denunciati dal tecnico interista Gigi Simoni: ad esempio la fuga di notizie sul referto di Juve-Inter, curiosamente anticipato da un giornale, e non certo per la soffiata di un barelliere come indicato dall'autore. Di questo non s'è proprio parlato, non era all'ordine del giorno. Ci mancherebbe... E' stato un iter procedurale particolarmente tormentato. La procura arbitrale, dopo aver concluso la prima fase dell'inchiesta, il 7 luglio scorso aveva archiviato tutto, senza deferire nessuno, spiegando che «alcuni direttori di gara hanno avuto frequentazioni a rischio, ma psicologicamente non sapevano di sbagliare». Il presidente federale Luciano Nizzola, pungolato da violente reazioni giornalistiche, aveva poi dovuto «avocare a sé» l'inchiesta (10 luglio), riaprendo le indagini e invitando il procuratore Aia, Paolo Grassi, a riaggiornare le sue conclusioni. Per questo, il 28 luglio scorso, i 5 arbitri vennero deferiti. Ad eccezione di Boggi, i fischietti sottoposti a giudizio erano accusati di contatti «sospetti», o comunque fuori protocollo, con il giornalista di Tuttosport Danilo Di Tommaso. La commissione, formata dal presidente Maurizio Lascioli, dai componenti Franco Ceccarelli e Piero Messini e dal segretario Elio Sauleo, ha prosciolto Bazzoli (deferito perché il 4 maggio 1997, dopo la partita Atalanta-Parma, telefonò al giornalista per chiedere quali immagini mostrava la tv dopo un'azione contestata) in quanto «l'addebito non ha rilevanza disciplinare». Umoristico il caso di Collina, deferito per avere cenato con lo stesso giornalista dopo aver arbitrato una partita tra Milan e Sampdona: lui invece è stato prosciolto «perchè l'addebito non sussiste». Infatti Collina non ha mai arbitrato Milan-Sampdoria; la partita incriminata sarebbe stata in realtà Milan-Udinese dell' 11 febbraio di quest'anno, ma c'è stato un errore nell'indicare la gara. Come poteva esseve seria un'inchiesta simile? Ceccarini, da parte sua, era stato deferito perché alla vigilia della finale di Coppa Italia '97 a Napoli era stato in un bar nel quale era anche Di Tommaso. Quanto a Cesari, il deferimento era scattato perché il 7 gennaio 1995 alla vigilia di Roma-Bari, a cena con l'ex arbitro Rosica (censurato anche lui dalla disciplinare), era stato raggiunto dal giornalista. Treossi era stato deferito perché dopo Roma-Juventus del 14 settembre 1997 si era trovato nello stesso ristorante nel quale cenava il cronista. Discorso diverso per Boggi: per lui il deferimento era scattato per avere dichiarato nel momento di massima polemica sugli arbitri che federazione e Lega avrebbero anche potuto affidarsi a direttori di gara stranieri, se non c'era fiducia in quelli italiani. E' stato definito questo il peggior «reato». Le motivazioni delle deliberazioni della commissione di disciplina dell'Aia saranno depositate entro 15 giorni. Ne sapremo certamente di più. Anche se ne sappiamo già abbastanza, sulla consistenza di questa inchiesta. [r. ro.j Assolti Collina e Bazzoli ammoniti Ceccarini, Cesari e Treossi, censura a Boggi A fianco Collina, a destra Ceccarini

Luoghi citati: Bari, Italia, Napoli, Parma, Roma